Si conclude martedì 30 settembre il corso di formazione “Archeologia e disabilità” riservato a 20 ragazzi disabili del centro socio-riabilitativo La Serra di Borroni, gestito dalla cooperativa sociale Dinamica, e del Laboratorio di Prato Smeraldo, curato dalla cooperativa sociale La Locomotiva.
L'iniziativa è stata organizzata dal gruppo archeologico del Dopolavoro ferroviario di Foligno e dalle archeologhe Matelda Albanesi e Maria Romana Picuti, con la collaborazione della sovrintendenza archeologica dell'Umbria ed il contributo dell'assessorato alle politiche sociali del Comune di Foligno. Martedì alle 10 (sito archeologico di Santa Maria in Campis) ci sarà l'avvio delle simulazioni di scavo e relative attività di archeologia che si protrarranno fino alle 12,30.
Dopo il saluto finale dell'assessore, Rita Zampolini, ci sarà un pranzo in loco con i genitori, i ragazzi e gli operatori. Quella di martedì è la terza giornata del corso. Precedentemente erano state proiettate e commentate diapositive sul mestiere dell'archeologo e sull'area archeologica dell'antica Fulginia.
L'assessore alle politiche sociali, Rita Zampolini, ha giudicato positiva l'iniziativa ritenendola “una concreta opportunità per la conoscenza della città e la valorizzazione del suo patrimonio storico e artistico, offerta anche alle persone con disabilità rappresentando inoltre una forma efficace per stimolare e sviluppare le capacità delle persone stesse”.