Si apre domani, sabato 14 ottobre, la caccia al cinghiale in Umbria. Un momento atteso dai circa 7.800 appassionati di questa forma di caccia agli ungulati, che vede 190 squadre impegnate nella braccata, la forma più tradizionale.
Un avvio che per il momento sarà con le norme del vigente regolamento n. 34/99, in attesa che la Giunta regionale provveda a modificarlo, sulla base dell’accordo raggiunto con il Coordinamento delle squadre.
L’assessore Morroni ha già annunciato alcune delle modifiche sulle quali si è trovato l’accordo con le squadre: la diminuzione da 20 a 15 del numero minimo di cacciatori per le battute; la possibilità di inserire, in ciascuna battuta, un numero massimo di cacciatori non appartenenti alla squadra pari al 50% dei partecipanti alla battuta stessa; la possibilità di effettuare battute congiunte tra le squadre senza alcun tipo di limitazione e di autorizzazione preventiva.
Novità che, tra i dovuti passaggi in Giunta e in Commissione, dovrebbero essere operativo nelle prossime settimane.
Resta il nodo della rimodulazione della caccia in forma singola. Tema controverso, sul quale Morroni ha annunciato che aprirà un tavolo con le associazioni venatorie entro il mese di ottobre.
Una stagione che inizia nell’ottica di aumentare fortemente i prelievi, anche in Umbria, per limitare danni e contenere il possibile rischio di diffusione della Peste suina africana (Psa), dopo i casi che si sono verificati in varie regioni italiane.
A livello nazionale la proposta di prelievo complessivo è di 612mila capi. A fronte di una media annua che dal 2019 al 2021 è stata di 312.676esemplari.
In Umbria (dove la media negli ultimi anni è stata di poco inferiore ai 21.855 ungulati abbattuti a stagione, di cui 18.630 con caccia collettiva), l’obiettivo fissato ora è di 24mila capi nelle diverse forme di caccia, 10mila in selezione e 10mila di prelievo di controllo.
I differenti bilanci hanno portato ancora a difformità di prezzi applicati ai cacciatori, che i nuovi Comitati di gestione si sono trovati a dover applicare.
Nell’Atc1 le 74 squadre pagano 300 euro per l’iscrizione al Distretto, a cui si aggiungono i 16,40 euro a cacciatore.
Nell’Atc2 la quota è rimasta invariata a 250 euro per ciascuna squadra. E di 80 euro per il cacciatore singolo.
Nell’Atc3 il costo per il primo Distretto è di 10 euro a cacciatore, mentre per il secondo è di 250 euro per l’intera squadra. Il cacciatore singolo paga 85 euro per il primo Distretto e 80 per i successivi.