Si appropria della pensione dei familiari invalidi abbandonati per anni: denunciato un parente prossimo che dal 2018 si era intascato 2.000 euro al mese senza curarsi dei familiari. Le accuse sono violazione degli obblighi di assistenza familiare, nonché circonvenzione e abbandono di incapace.
Nel febbraio di quest’anno al Comune di Bettona era stata segnalata una situazione di forte disagio all’interno di un nucleo familiare della campagna bettonese. Il Sindaco aveva quindi interessato la locale Stazione Carabinieri, che si era immediatamente attivata recandosi sul posto e constatando che due persone, madre e figlio, entrambe affette da patologie varie che le rendono di fatto incapaci di badare autonomamente alle loro necessità, erano completamente abbandonate a sé stesse all’interno della loro abitazione e vivevano in condizioni sanitarie estremamente precarie.
I militari hanno quindi attivato immediatamente i Servizi Sociali che, dopo aver avanzato richiesta di nominare un amministratore di sostegno, hanno avviato degli accertamenti bancari e catastali finalizzati a scoprire le cause di quella situazione di indigenza, oltre che eventuali omissioni da parte dei familiari.Le indagini hanno portato alla luce un situazione gravissima che durava almeno dal 2018: un parente prossimo infatti, anch’esso residente a Bettona, aveva ottenuto la delega al ritiro delle pensioni di entrambi, per un importo di circa 2.000 euro al mese, e se ne era appropriato sistematicamente, facendo mancare ai familiari anche le risorse minime di sostentamento e costringendoli a vivere in un contesto di assoluto degrado, con condizioni igienico-sanitarie precarie.
Su tutt’altro fronte, nell’aprile scorso una pattuglia dei Carabinieri della Compagnia di Assisi, impiegata in orario notturno per il controllo del territorio, era intervenuta presso un noto locale notturno di Bastia Umbra su richiesta di un gruppo di giovani ragazze che, all’arrivo della pattuglia, avevano riferito di essere state seguite e infastidite per tutta la serata un giovane, di origini extracomunitarie, ex fidanzato di una di loro. L’uomo, alla vista della pattuglia dei militari, era però riuscito a darsi alla fuga.
I Carabinieri, grazie all’ausilio delle telecamere e delle testimonianze dei presenti, sono riusciti a ricostruire la dinamica e ad identificare il ventunenne, che si è scoperto essere già destinatario di un provvedimento di DASPO urbano emesso dal Questore di Perugia nel novembre 2021, dopo che aveva preso parte a una violenta rissa. Vista la violazione della misura, che gli vieta per un anno di entrare o stazionare nei pressi di quel locale, i militari lo hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Perugia per l’ipotizzata violazione del provvedimento.