Aggiornamento h. 15.32 – “Siamo arrivati sul posto in 5’ e per un’ora abbiamo tentato di strapparlo alla morte”. A parlare è il medico dell’ambulanza che questa mattina ha soccorso lo spoletino stroncato da un malore mentre tentava di mettere in moto il proprio scooter. La dottoressa ha telefonato alla nostra redazione smentendo con forza che l’equipaggio possa esser intervenuto in ritardo: “abbiamo ricevuto la chiamata alle 10.04, alle 10.06 l’ambulanza è partita dal nosocomio giungendo sul luogo dell’evento alle 10.09. Non capisco come possano essere date notizie simili” dice con voce alterata. Ne prendiamo atto confermando che il nostro cronista, presente sul posto prima dell’arrivo del 118, ha potuto registrare la protesta di alcuni passanti e impiegati della via dove si è verificato il tragico episodio.
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Si è infilato il casco e si è appoggiato sul manubrio del suo scooter senza prendere più conoscenza. E' morto così un noto spoletino di 50 anni, stroncato questa mattina da un malore. L'uomo aveva sbrigato alcune faccende ed era tornato alla sua moto parcheggiata in via Nursina. Probabilmente un infarto non gli ha consentito di chiedere neanche aiuto. Non è dato sapere quanto tempo è passato prima che un passante, notata la sua posizione 'fissa' sullo scooter ha dato l'allarme. Un medico che si trovava a transitare lungo la via lo ha disteso in terra e ha cominciato a praticargli i primi soccorsi. Ma senza fortuna. Ed è polemica sul ritardo del 118, la cui ambulanza, a detta dinumerosi testimoni, è arrivata sul posto dopo quasi una mezz'ora. Con passanti e dipedenti della locale banca che urlavano alla 'vergogna'. I sanitari hanno tentato per quasi un'ora di salvargli la vita ma non c'è stato nulla da fare, fra la disperazione di alcuni parenti che nel frattempo erano stati avvisati della disgrazia.
Sul posto sono giunte pattuglie dei carabinieri e della polizia penitenziaria (lo sventurato spoletino prestava servizio presso il supercarcere di Maiano). Il 50enne era molto conosciuto e stimato in città per le sue doti professionali e umane.