Città di Castello

Shopping senza più difficoltà linguistiche, arriva la Comunicazione Aumentativa Alternativa

Con il progetto “I love shopping”, a Città di Castello, non ci saranno più barriere per le necessità della vita quotidiana, come fare la spesa, comprare medicinali, tagliare i capelli o mangiare al ristorante.

Chiunque abbia difficoltà linguistiche, in primis le persone con disabilità cognitiva, comunicativa e relazionale ai quali si rivolge l’iniziativa, ma anche bambini, anziani e persino stranieri, potrà concludere acquisti di beni di consumo e utilizzare servizi senza alcun problema, componendo semplicemente una frase su una stringa adesiva con i simboli della Comunicazione Aumentativa Alternativa (C.A.A.), scelti su un quaderno in dotazione ai commercianti. 

Al primo nucleo di 26 attività del centro storico e dell’immediata periferia della città che ha aderito al progetto, tra cui 13 esercizi di varie tipologie e prodotti, 8 tra ristoranti, bar e pizzerie al taglio, 3 parrucchieri e 2 farmacie riconoscibili attraverso un’apposita vetrofania, i clienti saranno guidati da un QR Code che visualizzerà una mappa digitale consultabile con lo smartphone. Una rivoluzione firmata dai Servizi Sociali del Comune tifernate, in collaborazione con il Servizio Integrato per l’Età Evolutiva dell’Usl Umbria 1 (S.I.E.E.), la Cooperativa sociale “La Rondine” e con l’adesione del Consorzio Pro Centro.

“I love shopping” è stato sviluppato nell’ambito dell’intervento denominato “La Città su misura”, azione prevista del progetto “Ti illustro la città con la Comunicazione Aumentativa Alternativa” e finanziata dal programma Agenda Urbana, che ha già prodotto l’esperienza unica in Italia della guida per la collezione delle opere di Alberto Burri agli ex Seccatoi del Tabacco, scritta con i simboli della C.A.A. da 10 persone con disabilità.

Dopo aver affrontato, a partire dal 2020, le fasi della formazione e della sperimentazione con la psicologa Linda Betti e la logopedista Letizia Govagnini, esperte del Servizio Integrato per l’Età Evolutiva (S.I.E.E.) dell’Usl Umbria 1, guidato dalla responsabile Paola Antonelli, le prime 26 attività partecipanti all’iniziativa offrono già da tempo alla propria clientela la possibilità di utilizzare la comunicazione aumentativa alternativa. I primi a beneficiarne sono i 12 giovani protagonisti del progetto, di età compresa tra i 13 e i 25 anni, con difficoltà cognitive, relazionali e del linguaggio, che attraverso la responsabile della cooperativa ‘La Rondine’ Silvia Alunni e la referente Francesca Forni sono stati seguiti in particolare dagli educatori Mattia Renzini, Alessandra Valori e Riccardo Fontana.

L’auspicio è che la partecipazione di commercianti, artigiani e pubblici esercizi si allarghi sempre di più nel centro storico, nei quartieri e nelle frazioni, per fondare davvero la comunità su misura delle persone con disabilità in cui crediamo e per fare di Città di Castello una città a zero barriere per chiunque viva o soggiorni nel nostro territorio”, dichiarano sindaco e assessorato alle Politiche sociali, condividendo l’aspettativa con la dirigente dei Servizi Sociali Giuliana Zerbato e la referente comunale del progetto Brunella Bologni, responsabile dell’Ufficio Minori Disabili dell’ente.