Lu. Bi.
“Abbiamo pensato che questo allestimento potesse suscitare sgomento”, è una delle frasi che i ragazzi del liceo scientifico “Donatelli” hanno scelto per ricordare il giorno della memoria. Le iniziative istituzionali sono certamente importanti, ma per ricordare la shoah abbiamo deciso di riportare il progetto delle classi quarte e quinte che hanno ricostruito il filo spinato del lager all'interno della scuola. Sul filo sono attaccati biglietti, fotografie, cartoline, che testimoniano fatti, parole, ma anche i pensieri degli studenti che hanno risposto con sincera partecipazione emotiva alla sollecitazione della professoressa Carla Carnevali, ideatrice del progetto. La retorica, la sensazione che in fondo non serva, sono nemici pericolosi per un dovere storico, civile e sociale che la scuola ha l'obbligo di assolvere nei confronti delle nuove generazioni che dimostrano di rispondere con intelligenza e 'cuore' se vengono stimolate, provocate e chiamate ad agire da protagoniste.
Sui numeri della shoah, sulle modalità, sui dettagli, molto si discuterà a Terni nelle varie sedi istituzionali che celebreranno il giorno della memoria, ma vogliamo lasciare ai lettori le frasi che i ragazzi hanno pensato di citare, senza retorica e con la freschezza di chi, forse per la prima volta, ha conosciuto l'inferno dei campi di concentramento e di sterminio.
“Abbiamo incrementato la nostra consapevolezza e ci siamo sentiti sinceramente colpiti”
“Disponibilità al dialogo su tematiche così importanti”
“Tenere sempre viva la memoria”
“C'è il rischio che possa risuccedere”
“Per commettere i crimini più atroci non occorrono tante personalità assassine, basta un popolo che sta dietro la finestra che guarda e non vede”
“Abbiamo pensato che questo allestimento potesse suscitare sgomento”
“Soltanto in apparenza sopravvivono i sopravvissuti”
“Comprendere è possibile, capire è necessario”
VIDEOINTERVISTA ALLA PROF. CARNEVALI E ALLA PRESIDE LUCIANA LEONELLI
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