Foligno

Sgombero casa popolare a Belfiore, Zuccarini: “Ripristinata legalità” | Il Pd: “Show elettorale”

Casa popolare sgomberata a Belfiore. La frazione di Foligno resta al centro dell’attenzione in questa campagna elettorale. Dopo il caos relativo all’identificazione dei due uomini recatisi all’assemblea del sindaco Stefano Zuccarini, ora l’attenzione va sui residenti di una casa popolare Ater proprio a Belfiore.

Ieri mattina, infatti, c’è stato lo sgombero con i carabinieri di un’abitazione di edilizia pubblica.

Casa popolare a Belfiore, le parole del sindaco

Abbiamo finalmente ripristinato sicurezza, legalità e decoro – dice il sindaco Stefano Zuccarini Questa mattina (ieri, ndr) le Forze dell’Ordine hanno proceduto allo sfratto delle persone che occupavano gli appartamenti popolari di Belfiore in via del Borgaccio, restituendole alla comunità. La situazione era diventata insostenibile, tra degrado, condizioni igienico-sanitarie scarse, problematiche di convivenza con gli altri abitanti, criticità legate alla sicurezza, senza contare i gravi danneggiamenti apportati alle strutture realizzate con soldi pubblici. Abbiamo mantenuto le promesse fatte, dimostrando tolleranza zero nei confronti di chi non rispetta le norme, attivandoci presso i servizi sociali del Comune e poi con le autorità competenti. Abbiamo il dovere di garantire la legalità, il decoro e assicurare la convivenza pacifica tra gli abitanti della nostra città. Abbiamo riscontrato anche importanti danneggiamenti alle abitazioni e raccolto altri episodi di degrado più volte segnalati dai residenti del luogo. Le case popolari di Belfiore sono state pagate con soldi pubblici ed è giusto vengano assegnate alla comunità e a chi rispetta il bene. Su questo punto ci siamo battuti fin dall’inizio della nostra consiliatura e non arretreremo di un passo”.

Casa popolare a Belfiore, il perché dello sgombero

A quanto risulta, i problemi che questi cittadini avevano creato, tanto da arrivare fino allo sgombero, erano oggettivi. La famiglia è stata assegnataria di un appartamento dal 6 dicembre 2021. Il nucleo originario era composto di 3 persone, di cui una agli arresti domiciliari. Nel corso del tempo gli ospiti della casa sono diventati fino a 9, con due persone ai domiciliari. Solo nelle ultime ore lo sgombero della casa popolare a Belfiore è stato possibile perché si è conclusa la misura degli arresti domiciliari.

La protesta del Pd

L’enfasi dell’operazione, annunciata da Zuccarini sui social, ha innescato la risposta della segretaria del circolo 6 del Pd, Rita Zampolini: “Il Sindaco Zuccarini da anni preparava lo show elettorale. Lasciando le persone e le case popolari in balia di assegnatari regolari che non rispettavano le regole. Questo é stato lo sgombro di stamane: uno shown con mass media e social coi riflettori accesi. Uno spot elettorale, per alimentare odio sociale e etnico, e fare finta di saper ripristinare la legalità“.

Zampolini ricostruisce la situazione e ricorda che la situazione va avanti da almeno quattro anni. “Gli abitanti dell’appartamento sgombrato stamane erano assegnatari regolari. La casa era stata dato loro dall’ufficio politiche abitative, consapevolmente. In questi anni l’amministrazione comunale non è stata capace di assumersi la responsabilità di fare rispettare le regole. É stata in parte  succube e in parte strumentale: ha lasciato  sfinire i vicini di casa dai rifiuti e dai pezzi di casa buttati dalle finestre, dalle grida, dal subire l’ingiustizia in quanto assegnatari che  tengono le case popolari con cura. Quelle case sono di tutti e vanno mantenute in buone condizioni. Se tu assegnatario, non ripristini i danni dopo un po’ di mesi perdi per regolamento il diritto alla casa e devi essere mandato via. Perché questa amministrazione non lo ha fatto anni fa? Sapeva da tre anni almeno dei danni provocati, visti i sopralluoghi dei carabinieri e della polizia più volte chiamati a intervenire e poi vista  la visita fatta dall’Ater e dai dirigenti comunali almeno un anno e mezzo fa, dopo lettere e denunce inascoltate“. Per Zampolini dunque “è una vergogna che si sia speculato sulla pazienza e la sopportazione degli altri abitanti, tra cui quei cittadini che hanno cura delle case popolari e dello spazio pubblico, e cittadini che la casa se la sono comprata con anni di sacrifici e che hanno visto il periodo di sudata pensione offuscato da daneggiamenti, uso improprio dello spazio comune, minacce”.