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Sgomberata famiglia a Ponte Pattoli, c'era anche una neonata cresciuta in condizioni igieniche “raccapriccianti”

“Raccapricciante” è il termine con cui la questura ha definito, dopo lo sgombero, la condizione in cui vivevano alcuni clandestini, tra cui una mamma con una neonata, nella zona di Ponte Pattoli. Ieri mattina due pattuglie del “Poliziotto di Quartiere” sono intervenute in un appartamento dove alcuni residenti avevano segnalato “movimenti sospetti di cittadini stranieri”. Secondo la ricostruzione della questura, “i poliziotti quando entrano nell’appartamento hanno davanti a loro uno scenario raccapricciante: vi era una puzza nauseante, scaturita da escrementi di animali e sacchi di immondizia lasciati in ogni angolo”.

All’interno dell’appartamento, un cittadino 26enne tunisino e un marocchino di 31 anni, entrambi clandestini. Nella camera da letto dormiva invece una neonata, nata a settembre di quest’anno, e la sua giovane mamma, anch’essa di origine tunisina, insieme a diversi gatti “che salivano e scendevano dal letto”.

Sul posto sono intervenuti anche i servizi di Assistenza del Comune di Perugia, che hanno rilevato “condizioni igenico-sanitarie non idonee ad ospitare la neonata”. La madre – 26 anni – e la piccola sono state trasferite dunque in una struttura di pronto intervento sociale del Comune di Perugia, mentre i due irregolari sono stati portati in questura per l'allontanamento.

La casa in affitto – A seguito di ulteriori accertamenti, la polizia ha accertato che l’appartamento era stato concesso in affitto a canone agevolato ad una giovane del ’75, che invece di usufruire dell’appartamento per sé lo aveva consegnato ai tre stranieri clandestini. La donna è stata denunciata per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.