“Il governo lavori attivamente per scongiurare un finale drammatico della produzione italiana di SGL CARBON. Il nostro Paese affronta giornate importanti per la ridefinizione del ruolo delle multinazionali, non si perda questa occasione per ribadire che non possiamo accogliere decisioni inaccettabili a spese dei lavoratori e dei territori che hanno accolto e reso lustro a produzioni d'altissima qualità”. Così il Senatore del Partito Democratico Gianluca Rossi, nel sollecitare al governo un nuovo e tempestivo incontro sulla situazione di crisi della SGL Carbon di Narni, unico stabilimento di elettrodi presente in Italia, la cui chiusura – annunciata dalla proprietà tedesca – farebbe venir meno circa 200 posti di lavoro e sposterebbe la dipendenza dell'Italia totalmente all'estero.
Rossi prosegue auspicando che “siano convocate al Ministero dello Sviluppo Economico quanto prima le rappresentanze sindacali di SGL CARBON e le Istituzioni locali, per fare il punto della situazione e verificare eventuali strade alternative. Inoltre, tutti i parlamentari che finora hanno avuto modo di confrontarsi con i lavoratori, partecipando agli incontri pubblici fin qui organizzati, chiedono al governo di essere informati sullo stato delle cose. L'area ternana – conclude il Senatore democratico – sta continuando ad incassare i colpi della crisi industriale con le proprie forze, pertanto non accetteremo per la Carbon una prospettiva simile alla vicenda Basell. Dobbiamo poter contare su un governo che ci ascolti e sia propositivo, consentendoci di tornare ad essere un catalizzatore del PIL regionale e nazionale attraverso le specificità industriali che da sempre ci caratterizzano. Stiamo parlando di una produzione che non possiamo permetterci di perdere, perché rappresenta il 20% del mercato nazionale con evidenti ripercussioni sugli utilizzatori del nostro paese”.