Il critico d’arte Vittorio Sgarbi, che di recente ha avuto modo di venire a Gubbio ricevuto dal sindaco Filippo Mario Stirati, ha promosso a pieni voti la mostra d’arte ‘Gubbio al tempo di Giotto’, a cavallo tra la fine del Duecento e i primi decenni del Trecento, esprimendo giudizi lusinghieri sull’esposizione, apprezzata personalmente nel corso della visita. Ora lo ha fatto dalle pagine del quotidiano ‘Il Giornale’, dedicando un lungo articolo rivolto alle ‘meraviglie del mondo dell’arte’, eccellenze spesso lontane dalle mete tradizionali del turismo culturale.
‘Se Trevi e Gubbio contano molto più di Londra e Parigi’ si legge nel titolo del lungo testo, che passa in disamina le bellissime rassegne ospitate in centri minori, facendo “emergere i legami artistici e sociali con l’attualità”. Sgarbi cita, per Gubbio, le opere del Maestro Espressionista di Santa Chiara Palmerino di Guido, di “Guiduccio Palmerucci”, di Mello da Gubbio e invita tutti: “vedere per credere”.
“A testimoniare quanto affermato da Vittorio Sgarbi – commenta Stirati – ci sono i numeri d’ingresso alla mostra riferiti nello specifico al Palazzo dei Consoli: solo a settembre c’è stato un incremento del 20% in più rispetto al 2017, con 5.200 ingressi, e addirittura del 40% rispetto al 2016, ma questi erano dati penalizzati dalla coda mediatica del terremoto. Paga il livello scientifico dell’esposizione di capolavori visibili insieme per la prima volta e soprattutto restaurati, grazie ai contributi pubblici e privati. Un successo determinato anche dall’ottima risonanza mediatica di una campagna promozionale messa in atto da ‘Civita Mostre’, che sta curando l’organizzazione e ha seguito l’allestimento a Palazzo dei Consoli, Palazzo Ducale e Museo Diocesano”.
La mostra si avvia all’ultimo mese di esposizione, con la chiusura prevista il 4 novembre, ma sono ancora tanti gli appuntamenti in programma. Molto partecipata la tavola rotonda di sabato scorso dedicata alla mostra, con la partecipazione dei tre curatori Giordana Benazzi, Elvio Lunghi e Enrica Neri Lusanna. Ma sono in programma altre occasioni, con grandi opportunità di approfondimento e studio; in particolare giovedì 11 ottobre, alle ore 18, nella sala Trecentesca sarà Giordana Benazzi a parlare della mostra ‘da Oderisi a Mello passando per Giotto’, mentre mercoledì 17 ottobre Elvio Lunghi, alle 18.30, presso la Taverna di S. Giorgio, terrà una ‘lezione’ sull’argomento.