“Un altro schiaffo in faccia alla città”. Così il consigliere comunale di Fratelli d’Italia di Terni Marco Celestino Cecconi definisce l’ipotesi di chiusura della sezione Fallimentare del Tribunale di Terni, e quindi il possibile depotenziamento del palazzo di giustizia.
“Un’altra pseudo razionalizzazione dei servizi – evidenzia Cecconi – a tutto ed esclusivo discapito di questa parte dell’Umbria trattata giorno dopo giorno come periferia dell’impero. La possibile soppressione della Sezione fallimentare del Tribunale di Terni (che potrebbe derivare dai decreti attuativi della recente riforma della disciplina giuridica delle crisi d’impresa, varata con la legge 155 di quest’anno) preoccupa in sé e per sé e preoccupa come ennesimo sintomo di un male ormai endemico che sta consumando il nostro tessuto socio-economico, senza antidoti né rimedi né alcuna azione di contrasto di cui la politica, le istituzioni, il governo del territorio siano capaci”.
“La possibile soppressione del ‘Tribunale fallimentare di Terni – aggiunge – preoccupa in sé e per sé, perché priverebbe una realtà già in profondissima crisi di un vero interfaccia, costringendo tante imprese in sofferenza anche a penosissimi ed onerosi ‘viaggi della speranza’ ed a misurarsi con interlocutori che realisticamente ben poco conoscono le peculiarità locali.
Tribunale di Terni, avvocati e commercialisti “Rischio soppressione”
Al tempo stesso, la prospettiva della cancellazione si inscrive in un elenco ormai sempre più lungo di regionalizzazioni a senso unico, che via via vanno concentrando solo a Perugia e nel Perugino Camere di Commercio, Associazioni d’impresa, Agenzie uniche di trasporto e, chissà (il rischio è sempre in agguato un giorno sì e l’altro pure) anche presìdi socio-sanitari.
Al Comune, alla Regione, a chi al momento ancora comanda a Terni come in Umbria – ecco il senso dell’interrogazione urgente indirizzata al Sindaco da parte mia – l’obbligo di attivarsi su tutti i tavoli, dal Parlamento al governo nazionale, affinché l’ipotesi della soppressione resti tale. Agli Avvocati ternani, ai Commercialisti, alle Istituzioni di rappresentanza datoriale ed a quant’altri vorranno mobilitarsi per far sentire a qualunque livello lo sdegno della città, la nostra piena solidarietà e il nostro più convinto e totale appoggio”.