La crescita dei tassi inevitabilmente porterà una riduzione delle famiglie che vorranno acquistare un immobile; quindi prezzi congelati per le compravendite a fronte di un incremento della domanda per gli affitti.
Potrebbe essere questo, in sintesi, ciò che attende il comparto immobiliare per l’anno 2023. Come ci racconta Paolo Cariani, dell’omonima agenzia, che opera nel mercato umbro sin dal 1992 occupandosi di intermediazioni che prevedono sia locazioni che compravendite, con una particolare cura del cliente che lo vede interessato in tutte le fasi di acquisizione dell’immobile.
Cominciamo dalle transazioni
“Il 2022 si è chiuso con un leggero incremento rispetto al 2021; secondo le stime di Novisma il 2022 si sarebbe archiviato con un incremento delle compravendite del 2,4% rispetto all’anno precedente, mentre il 2023 vedrà una diminuzione del 13% dovuta alla difficoltà di accesso al credito delle famiglie dato dal rincaro dei mutui.”
Un calo, quello dei finanziamenti, che si aggirerà intorno al 19% e che porterà a un aumento significativo delle compravendite per contanti.
“Lo scenario che va prefigurandosi impone prudenza, al momento, in attesa di un recupero importante durante il secondo semestre che riporterà il numero dei rogiti ai livelli del 2022.”
Il problema dei tassi
L’incognita sull’aumento del costo del denaro sta già spingendo gli investitori verso la riqualificazione del proprio immobile piuttosto che sull’acquisizione di nuovi edifici.
Di conseguenza si avrà una forte crescita anche dei contratti di locazione per chi, come accennato prima, non sarà in grado di poter accedere al credito bancario.
“Che ci sarà un aumento della domanda per gli affitti è opinione condivisa da tutti gli operatori. Va detto, però, che per le locazioni a lungo termine l’offerta è ormai molto limitata (otto anni di contratto standard) poiché i proprietari di immobili stanno cavalcando in maniera importante il trend degli affitti brevi, dove il rischio di morosità è praticamente inesistente e il deterioramento dell’abitazione praticamente nullo.”
Infine, grande attenzione e continua ricerca per ciò che concerne il grande tema dell’efficientamento energetico; anche qui saranno determinanti i continui aumenti per le spese energetiche che catalizzeranno l’attenzione dei privati per tutto il corso di questo 2023.