Stasera (14 giugno) – Giornata mondiale del donatore di sangue – la Torre civica di Città di Castello si è illuminata di rosso.
Rosso come il sangue, di cui oggi c’è estremo bisogno per la ripartenza della sanità, soprattutto a supporto delle operazioni chirurgiche che stanno tornando a pieno regime negli ospedali dell’Umbria. L’amministrazione comunale ha raccolto l’invito dell’Avis tifernate a dare un segnale alla comunità locale in occasione della ricorrenza, cercando di recuperare le donazioni che, nell’anno del Covid-19, hanno subito una forte riduzione e che sono riprese solo a partire dai primi mesi del 2021.
“Per colpa della pandemia abbiamo vissuto un terremoto sociale e sanitario che ora ci deve spingere a ricostruire, con gesti di vita come la donazione di sangue, di cui c’è un estremo bisogno”, ha dichiarato il sindaco Luciano Bacchetta nell’incontro di stamattina con il presidente della sezione di Città di Castello Marcello Novelli, lanciando ai tifernati un appello condiviso dal Consiglio comunale, dall’assessore alle Politiche Sociali Luciana Bassini e da tutta la giunta.
“Come ha sempre fatto l’Avis di Città di Castello sta portando avanti un lavoro straordinario per assicurare le disponibilità di sangue necessarie e supportare il nostro ospedale e la la rete sanitaria regionale e nazionale – ha sottolineato il sindaco – ma oggi più che mai c’è bisogno che dai tifernati venga un contributo straordinario, per far fronte a una situazione mai vissuta prima, nella quale è importante aiutare il prossimo”.
“Abbiamo bisogno di sangue perché tutti gli ospedali ce lo chiedono e, nonostante nel nostro territorio ci sia stata una importante ripresa delle donazioni da inizio 2021, siamo in carenza e ci troviamo davvero a fronteggiare una situazione paragonabile a quella di un terremoto – ha affermato Novelli”.
A Città di Castello i dati dicono che nei primi mesi del 2021 c’è stato un aumento progressivo delle donazioni del 30% rispetto al 2020, quando però a causa della pandemia era stato registrato un crollo complessivo del 10%, pari a circa 200 donazioni in meno. Nel 2021 le donazioni effettuate fino a tutto maggio sono state 1.003, contro le 2.040 del 2020.
“E’ fondamentale che a partire da oggi, in cui si celebra il donatore di sangue, si crei quell’onda emotiva, quel coinvolgimento collettivo in grado di assicurare alla sanità, ai nostri ospedali, la scorte di sangue che possono salvare vite umane”, ha sostenuto Novelli, facendo presente che “c’è una domanda molto forte per tutti i gruppi sanguigni, dovuta proprio alla ripresa consistente delle operazioni chirurgiche. Chi non lo ha mai fatto divenga donatore e chi lo è già cerchi di farne di più ancora”, magari prima delle vacanze estive per salvaguardare le scorte.
“E’ importante ricordare che la donazione di sangue va prenotata attraverso l’Avis”, ha rimarcato il presidente della sezione tifernate. I recapiti dell’Avis sono: 075.8553396, 366.6735431 (sede Avis, dalle ore 9 alle ore 11.30) e 333.9420530 (presidente Marcello Novelli). Mail: aviscittadicastello@avisumbria.it.