Categorie: Foligno Salute & Benessere

Servizi Salute Mentale Asl3, dopo la lettera aperta della Cgil la risposta del Consorzio Palomar

Dopo la lettera aperta sulle condizioni di lavoro e l’organizzazione dei servizi psichiatrici della Cgil-Fp (Funzione pubblica) e la risposta dell’Azienda sanitaria locale 3 di Foligno, in cui i vertici rendevano note difficoltà di rapporti tra la ditta uscente e quella subentrante, a parlare è il Consorzio Palomar, soggetto che ha gestito i servizi psichiatrici del suddetto ospedale sostituito, dall’ottobre 2011, in tutte le sue competenze, dalla cooperativa Seriana 2000 di Cesenatico. “Non abbiamo in alcun modo disatteso – hanno spiegato dalla Palomar – quanto previsto dall’articolo 37 del Ccnl (contratto collettivo nazionale di lavoro) vigente nel momento del cambio di gestione, creando tutte le condizioni per garantire il passaggio dei lavoratori dalle cooperative sociali umbre, che hanno gestito i servizi psichiatrici sino al settembre 2011, alla cooperativa sociale Seriana 2000 che è subentrata nella gestione degli stessi”. L’utilizzo del personale già occupato nei servizi, il riconoscimento degli scatti di anzianità alle operatrici e agli operatori occupati, la non variazione dell’ammontare del salario e dell’orario di lavoro. Questi i temi della discussione, anche in riferimento all’articolo in questione, che ha visto coinvolte il consorzio Palomar, la cooperativa Seriana 2000 e l’Asl 3, a seguito della lettera di denuncia dei lavoratori interessati direttamente dal cambio gestionale dei servizi di salute mentale dell’azienda sanitaria di Foligno.

“Il Consorzio – hanno ribadito dalla Palomar – si è sempre contraddistinto per una corretta gestione delle relazioni sindacali e per una forte attenzione ai diritti dei lavoratori. Per questo, riteniamo indispensabile informare la comunità regionale che non abbiamo nessuna responsabilità delle eventuali azioni lesive dei diritti acquisiti dai lavoratori che avrebbero determinato, fra l'altro, la significativa riduzione della retribuzione denunciata nei giorni scorsi dalla Cgil”. “Auspichiamo – hanno concluso dal consorzio uscente – che tutti gli attori pubblici e privati si impegnino, in base alle rispettive competenze e responsabilità, a vigilare sulla qualità del lavoro e dei servizi, vista la particolare sensibilità del settore quale è quello del welfare che in questi anni di crisi ha subito riduzione di risorse, a fronte dell’aumento dei bisogni sociali dei cittadini. Solo attraverso l’impegno a difendere questi due ambiti, la qualità del lavoro e la rete dei servizi di welfare costruiti negli ultimi 30 anni in Umbria, riusciremo a tutelare gli interessi dei cittadini e dei lavoratori”.