Servizi di Prima Infanzia: in seguito alla denuncia della CGIL riguardante la riduzione dell’orario, l’assessore comunale ai Servizi sociali di Narni ha chiarito la posizione del Comune.
“La visione con cui agisce da sempre il Comune di Narni – si legge in una nota – è quella di porre una particolare attenzione all’attività ludico-ricreativa per l’infanzia, sia a quella estiva, sia, più in generale, all’offerta educativa territoriale, proposta da varie associazioni e realtà del terzo settore”.
“In questa visione – dichiara l’assessore – rientra la scelta di stanziare quasi un milione e mezzo di euro per triennio, a valere sul bilancio comunale, per la gestione dei servizi educativi per la prima infanzia. Nessuna esternalizzazione né svendita del patrimonio educativo, ma gestione di qualità pubblico-privata, in cui sono coinvolte diverse risorse di personale dello stesso Comune, a partire dalla coordinatrice pedagogica, in un dialogo costante con il gestore privato al fine di accrescere la qualità del servizio”.
Al centro dell’attenzione i servizi estivi. “La gara di appalto sulla gestione dei servizi Prima Infanzia del Comune di Narni, che ha visto risultare vincitrice la Cooperativa Gialla, prevede che il servizio oggetto della gara si svolga dal 1 settembre al 30 giugno di ogni anno, e che nel periodo estivo lo stesso gestore sia obbligato, in modo autonomo rispetto al Comune, a proporre alle famiglie attività come i centri estivi per la fascia 0-3 anni”, fa notare l’assessore ai Servizi sociali. “Tali attività si configurano come integrative all’anno educativo ordinario e si svolgono nei mesi di luglio ed agosto. I costi e i proventi per l’attivazione delle attività ludico-ricreative estive sono a carico e a favore del gestore, e comunicati al Comune, il quale non ha alcuna responsabilità gestionale diretta”.
“Tuttavia il Comune, ormai da anni, per sostenere le famiglie e alleggerire il carico economico, garantisce un contributo per integrare la differenza di costo tra la tariffa invernale del servizio (più bassa) e quella estiva. Anche quest’anno, dunque, si parla di un impegno economico da parte del Comune di oltre 15.000 euro. Il numero di bambini iscritti al servizio estivo, infatti, è molto alto: 34″.
“Invece – prosegue l’assessore – per quanto riguarda il personale in servizio durante l’anno, i contratti applicati sono rispettosi dell’appalto e dei parametri economici stabiliti al suo interno. I servizi educativi sono, per definizione, ‘servizi flessibili’, perché dipendono essenzialmente dal numero di bambini che si iscrivono e dalle richieste espresse dalle famiglie. Il compito principale, difatti, è quello di andare incontro alle loro esigenze. Pertanto la cooperativa che gestisce il servizio ha la facoltà di modulare il personale sulla base di questa fisiologica flessibilità e sulla base di queste variabili, che cambiano di anno in anno. Lo scorso anno, ad esempio, le misure anti Covid hanno determinato un modello organizzativo specifico, che quest’anno, sulla base delle nuove linee guida ministeriali, dovrà essere modificato”.
“Anche quest’anno, comunque, il Comune, insieme alla Cooperativa, riuscirà ad assicurare l’inserimento di tutti i bambini che hanno partecipato all’avviso pubblico di iscrizione per l’anno educativo 2022-2023. L’aumento delle ore del personale, tuttavia, resta oggetto di valutazione e programmazione sulla base delle istanze e dei nuovi bisogni che durante l’anno educativo possono emergere”.
Infine un’osservazione sulla qualità del personale, attestata, in primis, “dal numero di ore di formazione previste ogni anno per il personale dipendente, pari a 130 per ciascun educatore impiegato”. “Ciò – conclude l’assessore ai Servizi sociali – significa garantire un investimento costante nella qualità dei servizi erogati”.
“La priorità dell’Amministrazione è quella di offrire un servizio pubblico di elevata qualità, ponendo la massima attenzione sul cibo, sul menù, sull’offerta formativa e sui servizi aggiuntivi”.