Dal Trasimeno si sposta a tutta l’Umbria la polemica tra il Pd e la Lega sui servizi del 118 e sul ruolo da affidare alle associazioni di volontariato.
A porre la questione è stata in Consiglio regionale la capogruppo del Pd, Simona Meloni, con un’interrogazione in cui chiedeva spiegazioni alla Giunta sulla volontà della Asl1 di affidare le postazioni del 18 di Città della Pieve, Passignano e Gubbio ad associazioni di volontariato territoriali.
“La scelta dell’Usl 1 di orientarsi sull’esternalizzazione dei servizi – ha lamentato Meloni – non intervenendo con risorse umane proprie, oltre a risultare non conveniente sotto il profilo economico, provocherebbe un impoverimento qualitativo del servizio, a causa della perdita delle professionalità degli autisti soccorritori aziendali come qualificati componenti dei team di soccorso”.
Una scelta contestata anche dalla Cgil. Presso l’Usl Umbria 1 ci sono attualmente 9 autisti di ambulanza, i cui contratti scadono il prossimo 31 dicembre. E’ in corso di elaborazione da parte della Giunta regionale un decreto per stabilizzare il personale, anche con contratti a tempo determinato, ha informato in aula l’assessore Coletto rispondendo all’interrogazione.
Ricordando che ad oggi ci sono 57 postazioni, di cui 33 già esternalizzate (di cui 6 proprio nella Asl n.1). “Il numero di autisti ,83 – ha aggiunto l’assessore – è sufficiente a garantire il servizio nelle 14 postazioni interne, ma nella realtà non tutto il personale è in grado di svolgere il proprio lavoro e di rispettare gli orari a causa di patologie. Le organizzazioni di volontariato forniranno mezzi e autisti, ma non l’equipaggio medico. La professionalità del personale medico verrà preservata. Con la riconfigurazione del sistema di assistenza ospedaliera verrà valorizzato il personale che si è occupato del trasporto in emergenza. La delibera non verrà revocata – ha annunciato – dato che non comporta una riduzione del servizio o delle professionalità. La Asl Umbria 1 pubblicherà un avviso aggiornato. Non si ridurranno i livelli essenziali e non verranno disperse professionalità”.
E se la risposta di Coletto non ha soddisfatto Meloni, le parole della capogruppo del Pd sul presunto “impoverimento qualitativo” del servizio non sono piaciute a diverse associazioni del volontariato. A fianco delle associazioni del volontariato è scesa la Lega, con i consiglieri Puletti, Mancini e Castellari che hanno accusato il Pd di essere distante dal territorio e dalla realtà umbra. Per la quale, “con abnegazione al lavoro e professionalità”, assicurata da continui corsi di aggiornamento, le associazioni del volontariato si mettono a disposizione. Come avvenuto, ricordano i tre esponenti della Lega, durante l’emergenza Covid.
Senza entrare nel merito della questione legata alla parziale esternalizzazione di alcuni servizi del 118, sulla quale ha risposto l’assessore Coletto, i tre consiglieri della Lega affermano: “Sicuramente tra la categoria degli autisti soccorritori e quella dei volontari delle associazioni ci sono dei percorsi diversi. Ed è giusto che ognuno abbia un proprio riconoscimento nell’ambito dei servizi svolti. Ma non si può assolutamente mettere in discussione la professionalità delle associazioni di volontariato. Anche perché – sottolineano infatti Puletti, Mancini e Castellari – ricordiamo che queste fanno continuamente corsi di formazione, preparando adeguatamente i propri volontari, che con abnegazione si mettono da tempo al servizio della comunità umbra. Elementi che hanno portato le associazioni a garantire dedizione al lavoro e professionalità, così come gli autisti soccorritori. Oltre ad avere bilanci solidi, a dimostrazione della serietà del coordinamento di queste associazioni e del tessuto sociale che le esprime. Denigrare una categoria per esaltarne un’altra, in generale e non specificatamente in merito all’esternalizzazione del 118, è quindi ingiusto, oltre che sbagliato. Crediamo che sottolineare il fatto che con l’esternalizzazione del 118 alle associazioni del volontariato si perderebbe in professionalità sia uno scivolone da parte del capogruppo del Pd”.
(Città della Pieve, foto di archivio)