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SERPENTONE DI CESI, STORIA DI UN SUCCESSO CHE DURA DA 21 ANNI. ANCHE IERI BOOM DI PRESENZE

(Ri. Fo.) – Come ormai avviene da ben 21 anni, l’ultimo sabato di giugno a partire dalle ore 20 si è tenuto a Cesi il “Serpentone Cesano”, sagra che, con il suo percorso a tappe degustative, permette di attraversare e visitare tutto il paese. La prima edizione risale al 1990 quando Francesco Feliciani, allora Presidente della Pro Loco di Cesi, promosse il Serpentone Paesano. Il nome assegnato all’evento venne scelto pensando alla disposizione dei tavoli che avrebbero accolto gli ospiti, collocati in modo da disegnare un “serpente” lungo le vie del paese. Inizialmente quindi era previsto che i 'commensali' fossero tutti seduti, soluzione suggestiva ma di difficile realizzazione, come raccontato dall’attuale Presidente della Pro Loco di Cesi Mirco Bisonni: “L’esperimento non durò a lungo perché una situazione di quel tipo era troppo complessa da gestire. Per questo motivo nel 1994 venne ideata per il Serpentone la formula del percorso a tappe, che rappresentava anche un modo originale per far scoprire le vie del paese.”
Sempre nel 1994 venne ideato il premio “Serpentone”, riconoscimento per chi ha tenuto alto il nome di Cesi ed ha amato il paese dimostrandolo coi fatti. Fra i vincitori figurano l’attore e regista Franco Molé, l’imitatrice Emanuela Aureli, il Prof. Dario Antiseri, Francesco Feliciani, Rosa Sbordoni (detta “nonna Rosa”) che per anni ha preparato a mano le ciriole nel Grottino del Giugno Cesano, il poeta, canzoniere e pittore Frumenzio De Cesi, al secolo Guido Massarelli, insieme ad altre personalità di spicco per la comunità. Ad aggiudicarsi quest’anno il premio sono stati Sandra Bianconi e Roberto Farinelli. Sia il nome Serpentone che il menù della sagra sono marchi registrati: come da tradizione sono state proposte penne al sugo, fiori di zucca fritti, fagioli con le cotiche, salsicce, vino e acqua, il tutto alla modica cifra di 12 Euro. “Nelle ultime edizioni abbiamo rivisto la somministrazione del vino – spiega Bisonni – mentre prima era libera ora è vietata ai minori di 16 anni ed è limitata ad un bicchiere per ogni portata, quindi al massimo possono essere bevuti quattro bicchieri di vino nell’arco della cena”. Due navette gratuite da nove posti a sedere l’una hanno fatto la spola fra Via della Lince e Poggio Azzuano fino a tarda ora, permettendo così di ovviare all’inevitabile disparità presente fra il numero dei posti auto disponibili e la grande affluenza di pubblico che da sempre la sagra richiama. Hanno inoltre allietato la serata, distribuiti fra le piazze del paese, gruppi musicali, come i Plazen, e dj del ternano.
L’evento è reso possibile dall’organizzazione della Pro Loco di Cesi e dall’impegno, a carattere assolutamente gratuito, dei cittadini. “La mole di lavoro è notevole – spiega Mauro Maurizi, Vicepresidente della Pro Loco – ma tutti partecipano con grande entusiasmo. Ci vogliono almeno fra i sette e gli otto giorni per preparare le pietanze ed altri dieci ne occorrono per pulire completamente tutte le vie del paese, per un totale di almeno cento persone coinvolte”. L’incasso della cena và alla Pro Loco locale, che successivamente investe il ricavato sul territorio: “Basti citare come esempi – ha dichiarato Bisonni – la realizzazione, insieme al Comune di Terni ed alla Circoscrizione Nord, del parcheggio situato nei pressi della farmacia di Cesi e dell’Info Point per i turisti in visita, con sede in Piazza Umberto I”.

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