Turno interno contro il Bari e poi il Perugia, questo il tabellino di marcia che attende i rossoverdi dopo la sconfitta esterna contro lo Spezia, formazione più in forma del campionato cadetto. Due turni che i rossoverdi dovranno affrontare con due certezze: ultimo posto in classifica e il fatto che Toscano non fosse il problema.
Il problema sono invece i marcoscopici errori di tutti i reparti che hanno permesso allo Spezia, non apparso poi così devastante, di ottenere il massimo col minimo sforzo. È bastato il gol dell’ex rossoverde Calaiò al 23’ del primo tempo per domare una Ternana spenta e opaca, condannata alla quinta sconfitta in sette partite.
Al 4’ la Ternana perde il suo uomo più in forma; Ceravolo è costretto a lasciare il terreno di gioco per guai muscolari. Al 12’ Calaiò fa le prove generali del vantaggio, ma Mazzoni è super nel deviare il colpo di testa dell’attaccante. La Ternana si affaccia timidamente in avanti con Coppola, ma al 23’ Calaiò, misteriosamente marcato da Signorelli, trova lo spunto giusto di testa, su corner di Brezovec, per battere Mazzoni. Ancora l’attaccante spezzino cerca la via del gol, ma una sua girata viene deviata dalla difesa ospite. La Ternana, sul finire della prima frazione, va in gol con Furlan, ma l’assistente del signor Serra di Torino annulla per fuorigioco dell’esterno rossoverde; materiale da moviola.
Nella ripresa Catellani fa urlare al gol i tifosi dello Spezia, ma la sua girata da posizione favorevole è larga. Al 10’ l’episodio più discusso della gara. Falletti, subentrato allo spento Signorelli, sfugge alla marcatura di Postigo che lo stende da ultimo uomo. Con più di qualche dubbio il direttore di gara decide per il fallo in attacco del numero 10 rossoverde. La Ternana non si scuote e lo Spezia controlla senza difficoltà una partita che non offre spunti né emozioni. Soltanto sul finale è Vitale a rendersi pericoloso: al 43’ serve una bella palla da calcio da fermo nel cuore dell’area avversaria che per poco non trova Avenatti sulla traiettoria. Qualche minuto più tardi ci prova direttamente da calcio di punizione che sorvola di poco l’incrocio dei pali.
L’entusiasmo e l’ottimismo della prima vittoria contro il Novara avevano, per un attimo, fatto dimenticare i tanti problemi della formazione rossoverde: centrocampo e difesa slegati e attacco poco incisivo. Movimenti spesso sbagliati con retroguardia messa in costante pressione dagli avversari, marcature che saltano. Per mister Breda si prospetta un duro lavoro, in attesa del doppio turno favorevole interno al Liberati.
SPEZIA (4-2-3-1): Chichizola; Milos, Postigo, Terzi, Migliore; Juande, Brezovec; Kvrzic (14′ st Canadija), Catellani (22′ st Ciurria), Situm; Calaiò (32′ st Nenè). In panchina: Sluga, Valentini, Piccolo, Rossi, Errasti, Martic. Allenatore: Bjelica.
TERNANA (4-2-3-1): Mazzoni; Zanon, Gonzalez, Masi, Vitale; Coppola, Busellato; Furlan, Signorelli (5′ st Falletti), Ceravolo (5′ pt Belloni, 23′ st Dugandzic); Avenatti. In panchina: Sala, Meccariello, Dugandzic, Zampa, Dianda, Palumbo, Grossi. Allenatore: Breda.
ARBITRO: Serra di Torino (assistenti Colella e Margani)
RETI: 23′ pt Calaiò
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