Il sindaco di Terni, Leonardo Latini e l’assessore allo sport Elena Proietti, hanno scritto una lettera a Giovanni Malagò presidente del Coni, Roberto Fabbricini, commissario straordinario FIGC e Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport, sul ‘caso ripescaggi’ in serie B che vede la Ternana coinvolta nella delicata questione.
“In qualità di amministratori della Città di Terni – scrivono sindaco e assessore – stiamo con attenzione da tempo seguendo il susseguirsi delle vicende relative alla programmazione del prossimo campionato di Serie B, di cui la locale squadra Ternana Unicusano Calcio è soggetto interessato.
Con estrema preoccupazione, in questi giorni apprendiamo che si sta profilando l’eventualità di un calendario composto da sole 19 società.
Una decisione in tal senso escluderebbe la squadra della nostra città dal campionato cadetto, a nostro avviso ingiustamente.
Non ci risultano sussistenti, infatti, i presupposti regolamentari per modificare l’ordinamento per l’imminente campionato.
Inoltre, posto che era stato annunciato un avvio a 22 squadre, le compagini escluse da una scelta così repentina quanto imprevedibile subirebbero un pesante pregiudizio sotto il profilo economico.
Senza poi considerare il rischio del possibile incardinarsi di numerosi ricorsi, cui conseguirebbero ritardi e disfunzioni.
In un momento come questo riteniamo necessario, se non indispensabile, che ci sia una volontà condivisa di tutelare l’immagine del calcio italiano, con azioni e condotte di assoluta correttezza e trasparenza.
Ciò passa dal rigoroso rispetto delle regole e dalla valorizzazione di quelle realtà ‘virtuose’, come la Ternana Calcio, che non hanno subito penalizzazioni e che si muovono nell’ambito dei criteri di correttezza finanziaria.
Confidiamo, quindi, che sia fatto tutto quanto possibile a tutela della legalità e dell’etica dello sport”.
Anche il patron rossoverde Stefano Bandecchi segue da molto vicino la vicenda: “Il fatto che la compilazione di questo calendario a 19 squadre, così come stabilito dalla lega avverrà oggi alle ore 19, è secondo me una ulteriore aggravante morale di quello che sta succedendo, che è gravissimo. Per l’Italia tutta – sostiene il numero uno rossoverde – non solo per il calcio, in mano a un gruppo di persone che in questo momento si sta collocando più vicino a una attività illegale che a una legale. Questo sta accadendo nel silenzio di tutti, della Federazione, del Coni e, aggiungo, della Presidenza del Consiglio che, sovraintendendo alla attività del Coni, sarebbe dovuta intervenire su questa situazione completamente fuori da qualsiasi regola. Mi assumo in pieno – prosegue Bandecchi – la responsabilità di quello che sto dicendo. Quello che si sta perpetrando è un furto di legalità, e non solo.
Si pensi al rapporto tra un semplice cittadino e le istituzioni, un rapporto istiuzionale e di fiducia che viene completamente a mancare nel momento in cui mi viene chiesto di versare 700mila euro a fondo perduto per il ripescaggio e poi le regole non vengono rispettate e i ripescaggi non fatti e chi dovrebbe invece far rispettare la legalità sta in silenzio non facendo i ripescaggi e avallando quello che sta succedendo. Spero comunque di essere smentito dai fatti prima delle 19 di oggi.
Rispetto al silenzio, a questo atteggiamento da ignavi non mi rimane che avere fiducia in quei magistrati che pochi giorni fa hanno ripristinato una parte di legalità. Staremo a vedere se oggi si darà vita a quello che io ribadisco essere un comportamento più vicino alla criminalità che alla onestà”.