Ci sarà anche Vinicio Capossela all’inaugurazione della seconda “Panchina sonora” realizzata all’interno del progetto “Sergino memories”, ideato e realizzato a dieci anni dalla prematura scomparsa di Sergio Piazzoli con una serie di iniziative organizzate dal Comitato “Per Sergio Piazzoli”.
Prima della serata inaugurale di Umbria Jazz di venerdì 12 luglio, con il primo evento-concerto del festival all’Arena Santa Giuliana che sta andando verso il sold out, il cantautore ha annunciato la sua presenza ai Giardini del Frontone quando alle ore 18.30 sarà presentata al pubblico la seconda opera dedicata a Piazzoli dopo quella realizzata all’Isola Maggiore in occasione del festival “Moon in June”.
Una panchina voluta soprattutto “per mettersi in connessione con Sergio Piazzoli” anche in un altro luogo simbolo per i concerti in Umbria come i Giardini del Frontone. Pure la realizzazione di questa opera è stata curata dallo studio di architettura Signorini Associati. Accanto alla panchina è stato posizionato un totem con un QR Code grazie al quale attraverso l’uso di smartphone si potranno scaricare play list musicali ed ascoltare, seduti, i brani amati da Piazzoli. Oltre alle sue canzoni del cuore ne sono state inserite anche di attuali, quelle che lui stesso avrebbe apprezzato.
Nella parte dove si appoggia la schiena, le stecche della panchina sono state sostituite da un pentagramma che riporta alcune note del brano “Sea Song” di Robert Wyatt.
Anche su questo totem c’è scritto: “Sergio Piazzoli ha portato in questa piccola regione gli artisti più importanti nei luoghi più suggestivi”. E poi la frase di Francesco De Gregori: “Sergino era più di un promoter, era un musicista tra i musicisti”.
Oltre a Capossela, estimatore fin dall’inizio ed amico di Piazzoli, saranno presenti, tra gli altri, la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi, l’architetta Giovanna Signorini, e i componenti del Comitato artefice del progetto “Sergino Memories”.
Prima dell’inaugurazione, Capossela visiterà anche la mostra commemorativa “Dieci anni senza Sergio Piazzoli” al Cerp della Provincia di Perugia (Rocca Paolina). Visitabile poi ancora fino al 21 luglio, l’esposizione vuole celebrare la vita e l’eredità del grande organizzatore di concerti che ha lasciato un’impronta indelebile nella scena musicale umbra.
Proprio in occasione di questa speciale visita dalle ore 18 si esibirà anche una parte del collettivo Suoni Incisi che presenterà il nuovo progetto audio-visivo “Viaggio Solo” dove proiezioni video accompagneranno sonorità ambient, acustiche, down-tempo.
Suoni Incisi, nasce nel 2020 dal desiderio di realizzare uno Spazio dedicato a chi vuole e riesce a trasmettere emozioni senza compromessi. Emozioni espresse tramite la creazione di brani musicali, sviluppando un concetto artistico/culturale delineato da anni di continua ricerca e studio tra varie sonorità.
Fusioni e sperimentazioni tra diversi generi musicali mantenendo sempre intatto uno stile definito. Anonimato di tutti gli artisti e collaboratori che la rappresentano è un altro elemento caratteristico, ritenuto fondamentale per valorizzare solamente il lavoro collettivo e il prodotto finale. Per poter rendere tangibile il prodotto, è stato scelto appositamente il Vinile come supporto fisico, poiché l’unicità del suono analogico è uno degli elementi che lo caratterizzano. Il prodotto è distribuito in tutto il mondo dalla distribuzione Olandese Triple Vision.
In serata, per il gran finale, spazio alla grande musica quindi quando Vinicio Capossela porterà ad Umbria Jazz lo spettacolo “Vecchi tasti”, con una dedica speciale al geniale promoter della musica a Perugia. Anche l’avvio del festival sarà quindi con un sentito omaggio a Sergio Piazzoli, per un evento organizzato in collaborazione con il Comitato “Per Sergio Piazzoli”. All’Arena Santa Giuliana di Perugia, chiamata così per la prima volta proprio dal promoter perugino, protagonista sarà Capossela. Per lui ad Umbria Jazz è un ritorno, con il ricordo vivo ancora della serata ai Giardini del Frontone con Marc Ribot nella band.
In occasione del trentennale dell’uscita di “Camera a Sud”, “Altri tasti”, il tour estivo del cantautore, lascia il posto ai “Vecchi tasti”, un concerto unico in cui vengono eseguiti i tredici brani del disco pubblicato nel 1994. Più che una celebrazione, una reinterpretazione di quelle canzoni, con la consapevolezza che deriva da una fase diversa della vita. Si tratterà di un viaggio sul filo del tempo, che dal presente getta uno sguardo alle urgenze biografiche di trent’anni fa in un itinerario sulla macchina del tempo musicale per capire, qualora sia possibile, che cosa sia poi questo amore di cui le canzoni cantano.
I primi tre dischi di Capossela sono quelli più vicini, per scrittura e arrangiamenti, alla forma dei cosiddetti standard, così come sono intesi nella musica jazz. Brani che attingono musicalmente allo swing, alla ballad, al latin, eseguiti da musicisti specialisti di questi generi. Su Capossela si accesero i riflettori già quando uscì “All’una e trentacinque circa”, disco di esordio che gli vale la prima vittoria al Premio Tenco. Prese le mosse da quell’opera prima, più di trent’anni fa, uno stile fuori dagli schemi e increspato da euforiche contaminazioni. Un esordio fragoroso, il suo, nel 1990, e molti videro una sorta di Tom Waits italiano, magari più lunare ma con lo stesso gusto per il grottesco e per ballate nottambule che sanno di visionario esistenzialismo. Così Piazzoli che ne intuì il talento facendolo suonare le prime volte proprio in Umbria, in città come Perugia e Assisi.
Capossela nel 2015 ha inaugurato con la sua la direzione artistica anche la prima edizione del festival Moon in June, evento che ha raccolto l’eredità di quel “Music for sunset” ideato proprio da Sergio Piazzoli.
Per “Sergino Memories” è arrivato anche il momento della parte teatrale del progetto. In collaborazione con il Piccolo Teatro degli Instabili alla Rocca Minore di Assisi fino al 16 luglio vanno in scena le repliche dell’evento performativo “Segnaletica per occhi spenti” per la regia di Samuele Chiovoloni, all’interno del progetto “Ogni angolo ogni pietra – Immaginario poetico teatrale della Città”. Nello scenario della Rocca Minore e nei suoi dintorni, gli spettatori accuratamente bendati saranno presi per mano dai performer della Compagnia del Piccolo Teatro degli Instabili e condotti in un viaggio tra le pietre di un labirinto segreto. Una condizione di assoluto isolamento che chiede allo spettatore di rinunciare al controllo, di abbandonarsi ad una guida. Un’esperienza per far vivere ai singoli individui una suggestiva odissea realizzata attraverso testi originali in un rapporto uno a uno attore-spettatore.
La performance viene replicata per 6 serate (8/9/10/11- 15/16 luglio) in quattro turni orari (ore 20:50 – 21:40 – 22:30 – 23:20) max 50 spettatori a serata (info, biglietti e prenotazioni: 333 7853003 – info@ogniangoloognipietra.it).