L'occasione si sa fa l'uomo ladro ed in questo caso il pusher estorsore. La vittima un giovane perugino che pur di acquistare dosi di cocaina senza avere con sè il denaro sufficiente ha pensato di lasciare come pegno nelle mani dello spacciatore il proprio computer portatile del valore di 1400 euro. Si è accorto di aver commesso un errore quasi subito, tentando di riprendersi il pc ma lo spacciatore non gli ha più permesso di sottrarsi alla trattativa. Una dose da 50 euro in cambio del computer che sarebbe tornato nelle mani del proprietario una volta saldato il debito.
Il tentativo di estorsione– Quando il ragazzo l'indomani ha contattato al cellulare il pusher per consegnargli i soldi e riavere il suo computer dallo spacciatore tunisino, questi ha alzato la posta chiedendo 100 euro. Il ragazzo si è procurato la somma e si è fatto di nuovo avanti, questa volta al telefono gli ha risposto un “collega” , sempre tunisino, del primo contatto. La nuova voce chiedeva 150 euro. Il ragazzo chiede quindi un appuntamento per lo scambio che dovrà avvenire nella zona di Elce.
L'intervento della polizia- -L’incontro è stato monitorato dagli agenti della squadra mobile di Perugia sezione antirapina che opportunamente appostatisi nei pressi della zona prescelta per l’incontro, assistevano allo scambio del computer avvenuto dopo un fitto intrecciarsi di telefonate tra il ragazzo ed il tunisino, che giungeva all’appuntamento in compagnia di un secondo extracomunitario notato con il computer in questione trattenuto sotto braccio. Entrambi sono stati in seguito identificati come gli autori delle telefonate.
I due pusher già noti – Sono stati così identificati e fermati, DRISSI Faycal, nato a Tunisi il 21 dicembre 1978, pluripregiudicato per spaccio, in Italia senza fissa dimora, disoccupato, clandestino e HABACHI Tarek, nato in Tunisia il 5 ottobre 1982, pluripregiudicato per violazioni della legge sugli stupefacenti ed altro, in Italia senza fissa dimora, disoccupato, clandestino. Il primo (Drissi), qualche mese fa, dopo avere commesso molti reati di spaccio è stato ristretto in un C.I.E. (Centro Identificazione ed Espulsione) per la successiva espulsione ma è riuscito a fuggire; Il secondo (Habaci) è il “famoso” Tarek, arrestato dalla sez. criminalità diffusa in Via della Sposa nel marzo del 2011, leader di un nutrito gruppo di spaccio i membri del quale, si ricorderà, hanno dato luogo a numerose lotte intestine, sfociate in risse ed accoltellamenti, per la gestione dell’eredità apertasi al momento dell’arresto, e per accaparrarsi il patrimonio di clienti e di schede telefoniche da questi dismessi/e.
Il Fermo– I due sono indiziati per il reato di spaccio, anche perchè il giovane perugino ha dichiarato di aver più volte acquistato stupefacente da loro, con le aggravanti di concorso tra loro e della tentata estorsione ai danni del ragazzo.