Il presidente provinciale di Terni della Libera Caccia, Zara: stabilisce un principio sacrosanto: devono esserci divieti visibili
Sul dibattito relativo al cosiddetto emendamento Puletti, dal nome della proponente il testo, poi approvato a maggioranza dal Consiglio regionale che consente il transito dei mezzi a motore nei sentieri dove non vietato, interviene il presidente provinciale di Terni della Libera Caccia, Sauro Zara.
“In merito all’emendamento Puletti, che ha dato certezza al diritto circa le modalità di transito con veicoli a motore nei sentieri dove non è espressamente vietato, leggiamo nefandezze da parte di persone a cui, evidentemente, la certezza del divieto non fa piacere”, attacca Zara.
Che spiega: “L’emendamento presentato da Puletti, che ringrazio, stabilisce un principio sacrosanto: se c’è un divieto espresso attraverso tabelle, non si può circolare. E questo è un diritto dei cittadini sapere ciò che è vietato. Forse chi adesso si strappa le vesti considera i cittadini dei sudditi e non delle persone che vogliono usufruire del territorio, nel rispetto delle leggi”.
Prosegue il presidente provinciale della Libera Caccia di Terni: “Si legge che le montagne diventeranno autodromi. Falso. Semplicemente, dove non segnalato, le persone potranno svolgere la loro passione in modo da preservare l’ambiente. Perché non è certo con i divieti che si preserva la natura”.
Quanto a presunti costi che ricadranno sugli Enti locali per le tabellazioni, Zara afferma: “Piuttosto, vorremmo sapere come sono stati utilizzati finora i proventi delle sanzioni. Elevati a ignari cittadini che in un sentiero trovavano un divieto, e quindi non transitavano, e nell’altro no, ritenendo appunto che si potesse transitare con veicoli a motore. Ora tutto questo non avverrà più. Certo, resta l’amaro in bocca per chi è stato sanzionato pur in assenza di un espresso divieto”.
Il presidente della Libera Caccia di Terni fa poi una più generale valutazione sulle modalità di tutela della natura: “L’ambiente era preservato ben prima dell’avvento dei parchi naturali, cattedrali nel deserto che hanno soltanto vietato, portando solo danni, come l’incremento dei cinghiali. Grazie dunque consigliere Puletti – conclude Zara – per aver dato certezza ai cittadini onesti e rispettosi dell’ambiente”.