Una sentenza che in qualche modo era messa in conto dai vertici della Federcaccia Umbra, quella con la quale il giudice dispone la convocazione del Collegio dei Probiviri uscente affinché si esprima sui ricorsi pendenti, presentati da quattro associati, che riguardano le modalità in cui si sono svolte le elezioni del 15 giugno 2024 e che hanno portato alle nuove cariche in seno alla principale associazione venatoria.
“È fondamentale evidenziare – precisa il presidente Federcaccia Umbra, Nazzareno Desideri – come tale provvedimento non abbia censurato alcun atto della nuova dirigenza, ma si sia limitato a formalizzare un passaggio che la stessa aveva già previsto e avviato, seppur con imprecisione. Il Collegio dei Probiviri nella sua composizione precedente è stato infatti informato sulla pendenza del ricorso proprio per garantire la piena e trasparente trattazione dei ricorsi pervenuti, ma senza una vera e propria convocazione. La sentenza, anzi, conferma implicitamente una grave responsabilità della dirigenza precedente, che per ben cinque anni ha omesso l’insediamento del Collegio dei Probiviri, impedendone di fatto il funzionamento. È questo inadempimento, reiterato nel tempo e mai sanato, ad aver generato il vuoto istituzionale oggi oggetto di discussione”.
“L’attuale dirigenza, insediatasi solo a seguito delle elezioni del giugno 2024 – aggiunge Desideri – ha agito con coerenza e tempestività cercando di rispettare lo Statuto e le procedure interne, proprio per sanare le criticità ereditate e garantire il pieno esercizio degli organi associativi”.
“Federcaccia Umbra – puntualizza il presidente – conferma pertanto il proprio impegno per la trasparenza, la legalità e il rispetto delle regole statutarie. In tal senso, si precisa con fermezza che la vicenda giudiziaria in oggetto non incide in alcun modo sul regolare funzionamento degli organi statutari né sull’operatività dell’associazione, che continuerà a portare avanti tutte le proprie attività in favore degli associati, nei territori e presso le sedi, affrontando con determinazione i temi di interesse del mondo venatorio e, tenendo conto del pronunciamento del tribunale e di quanto consigliato dai consulenti legali, adotterà le decisioni conseguenti”.