Si profila all’orizzonte un’altra grana sul Prg, non bastasse già la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale e quindi nulla la norma regionale “salva Prg” che aveva consentito al Comune di Spoleto, privo della micro-zonizzazione sismica, di sanare in quale modo il Piano.
Una grana annunciata da partiti e movimenti del centrodestra cittadino che sollevano quanto meno l’inopportunità (da verificare l’incompatibilità) del Sindaco Andrea Sisti che dopo la sentenza aveva emesso un comunicato nel quale annunciava di lavorare già da febbraio scorso alla tematica nel caso in cui la Consulta avesse annullato la norma varata dalla Regione nel 2014.
A firmare il documento sono i consiglieri Alessandra Dottarelli e Gianmarco Profili (Alleanza civica), Maria Elena Bececco (Forza Italia), Alessandro Cretoni (Fratelli d’Italia), Paolo Imbriani (Lega), Sergio Grifoni (Obiettivo Comune ) e Diego Catanossi (Spoleto 2030).
Leggiamo: “La sentenza della Corte Costituzionale dichiara incostituzionale il nostro Piano Regolatore Generale, approvato con delibera 107 del C.C. nel 2003 e 50 del 2008, al quale era stato contestato un vizio sul parere della micro zonizzazione sismica. Con una delibera del Consiglio comunale dell’aprile del 2014 si pensava di aver messo in sicurezza il PRG e tutte le conseguenze che ne sarebbero potute scaturire e che invece ora potrebbero verificarsi. Quali conseguenze? La prima riguarderebbe quei cittadini che, avendo costruito su terreni diventati edificabili, si ritroverebbero con uno stabile realizzato su un terreno ritornato agricolo. La seconda sarebbe in carico al Comune – e quindi a tutti noi – visto che quei cittadini, costretti a pagare l’IMU maggiorato per i terreni passati da agricoli ad edificabili, avrebbero diritto a chiedere il rimborso di quanto versato nei precedenti 5 anni, con l’evidente rischio di far saltare i conti del Comune. Riteniamo pertanto opportuno che si nomini un competente “Commissario ad acta” per gestire questa delicata vicenda. Suggerimento questo che scaturisce dal fatto che, come esplicitato nel curriculum del Sindaco e da quanto risulta dal piano delle consulenze del Comune di Spoleto del 2008, pubblicato anche sui giornali (qui un articolo di Tuttoggi.info del 4 agosto 2008, n.d.r.) , una società riconducibile allo stesso Sindaco Sisti avrebbe fornito in passato assistenza tecnica per il PRG di Spoleto. Ci appare dunque non conveniente ed appropriato che, colui il quale ha partecipato a suo tempo alla stesura del PRG dichiarato oggi nullo, si adoperi, in virtù dell’attuale veste politica, per metterci una pezza, con il rischio di nuove impugnazioni per eventuali conflitti di interesse. Si attivi piuttosto il Sindaco per individuare qualcuno, con le carte in regola, che trovi l’adeguata e definitiva soluzione”.
Questa la nota diramata poco fa dai sette consiglieri della minoranza che avrà sicuramente ripercussioni politiche nelle prossime sedute del Consiglio comunale. Ma probabilmente anche ulteriori sviluppi. Una ulteriore grana che dovranno dirimere giunta e uffici legali.