“Se fosse accertato che le gravissime lesioni riscontrate sul cadavere del falegname di Pietralunga, Aldo Bianzino, siano state provocate da percosse subite in carcere, saremmo di fronte ad un fatto di sconcertante gravità che getta un'ombra pesante sul nostro sistema carcerario ed in particolare sulla rispondenza tra presunti reati commessi e pene inflitte” .Con queste parole il consigliere regionale Oliviero Dottorini annuncia l'adesione del Gruppo dei Verdi e civici “a tutte le iniziative finalizzate ad ottenere chiarezza sulla vicenda che ha coinvolto l'artigiano altotiberino e la sua famiglia”.Pur con tutta la possibile cautela circa le cause del decesso – aggiunge l'esponente del Sole che ride – “è del tutto evidente che ci troviamo di fronte a un fatto grave e inspiegabile, del quale vanno accertate le eventuali responsabilità, da qualsiasi parte provengano. Il fatto che il caso stia assumendo un rilievo nazionale e internazionale e che il sottosegretario Manconi assicuri trasparenza e collaborazione riguardo all'individuazione delle cause della morte ci tranquillizza, ma non rende ragione a una famiglia spezzata senza apparenti motivi. E' giusto che la comunità regionale e l'intero Paese si mobilitino per chiedere la verità e una spiegazione razionale e coerente per una vicenda con troppi lati oscuri”.
SEMPRE ALTA L'ATTENZIONE SUL CASO BIANZINO
Lun, 05/11/2007 - 14:14