Presentato al Palazzo delle Esposizioni il primo volume dell'autrice umbra: "Tecniche di comunicazione della politica 3.0: come dirlo"
Editoria: comunicazione politica, il libro di Laura Caldara per un messaggio efficace ed incisivo
Costruire un messaggio politico che sia quanto più efficace ed incisivo possibile, e che sappia raggiungere platee sempre più ampie di elettori, determinandone il consenso. E’ questo un obiettivo che accomuna tutti i politici di tutti gli schieramenti, ma che soprattutto oggi, con la veloce mutazione dei nuovi media, necessità più che mai di un lavoro approfondito sull’immagine e sulla comunicazione da parte di chi di quel messaggio ne è promotore.
Cerca di dare una risposta a queste esigenze “Tecniche di comunicazione della politica 3.0: come dirlo“, il manuale di comunicazione politica, edito da Gambini Editore, a firma di Laura Caldara e presentato oggi al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Personal coach esperta in leadership e comunicazione politica, Caldara offre ai lettori quella che definisce la “cassetta degli attrezzi”, ovvero tutte quelle tecniche, frutto di anni di studio e di analisi sul campo, utili a costruire “un efficace messaggio politico che raggiunga la pancia degli elettori”.
“Partendo dalle tecniche di persuasione e dell’arte oratoria – spiega Caldara – la comunicazione politica è completamente cambiata rispetto a 20 o 30 anni fa. La platea oggi, tendenzialmente, non dedica molto tempo all’ascolto, prediligendo una informazione e dei discorsi quanto più diretti e immediati possibili. Con tutte le insidie che questo può comportare. Per tale motivo occorre avere una piena padronanza dei sistemi di comunicazione, ed affinare quelle tecniche relazionali che non lascino nulla al caso: da come ci si pone davanti al pubblico, alla postura, alla prossemica, e persino gli abbinamenti cromatici dei propri abiti, per stabilire empatia con chi ascolta e definire un ‘brand’ di se stessi che sia unico e riconoscibile”. Il manuale, che mira a diventare un testo formativo accademico-universitario, ha una struttura di base fondata su tecniche di comunicazione base che possono essere applicate a qualsiasi contesto, e successivamente declinate al mondo della politica.
Ad illustrare i contenuti di “Tecniche di comunicazione della politica 3.0: come dirlo“, nella libreria del Palazzo delle Esposizioni erano presenti, oltre all’autrice e alla editrice Isabella Gambini, il consigliere d’amministrazione di Palaexpo Mino Dinoi, il consulente di Psicologia Alchemica Gabriel Darn, il preside della Facoltà di Economia dell’Università Niccolò Cusano Mario Risso, il capo Dipartimento Relazioni istituzionali e rapporti università telematiche della UIL RUA Antonio Derinaldis e la senatrice, nonchè ex ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli.
“Ci sono politici che non comunicano nulla – osserva Caldara -, eppure hanno molti più consensi e molti più feedback soprattutto sui social. Questo dipende dal fatto che gli esseri umani sono dei finti razionali, spinti da brame emotive. E in politica siamo spinti a scegliere sulla base di come un determinato politico riesce ad esprimere l’emozione. Da come ci cattura emotivamente”.
Caldara affronta poi l’aspetto legato al riflesso che i social e i nuovi media hanno sulla comunicazione politica. “Gli algoritmi dei social magari registrano una parola, intorno alla quale poi costruiscono un messaggio che non avrà grande valore dal punto di vista contenutistico, ma girerà in rete. Purtroppo il contenuto, a livello di comunicazione di massa elettorale, funziona poco. Discorso diverso invece per i discorsi in Aula. Lì devi avere un contenuto valido e devi avere la capacità di convincere la platea. Per questo occorre costruirlo bene, affinando le proprie capacità per convincere l’uditorio della bontà del tuo pensiero o del tuo emendamento”.