Categorie: Cultura & Spettacolo Foligno

“SEGNI BAROCCHI”: GIOVANNI MAURIELLO FA CALARE FOLIGNO NELL'ATMOSFERA DEL XVI° SECOLO

Nuovo appuntamento di Segni Barocchi domani alle 21.15 a Foligno, nella chiesa di San Francesco, con il concerto, curato da Musica Perdita, “Nuove scoperte sulla via della pace” nell'ambito delle iniziative per promuovere la strada europea della pace Lubecca-Roma. L'iniziativa si tiene in collaborazione con la rassegna Isole della Provincia di Perugia. L'itinerario di pace Lubecca-Roma ha offerto in questi anni notevoli spunti di ricerca e di riflessione musicale, in particolare sul cospicuo repertorio barocco che fornisce a tale viaggio una degna colonna sonora. Ma decisamente inaspettate sono le scoperte musicologiche che il gruppo di ricerca Musica Perduta ha portato alla luce in questi ultimi anni, quasi tutte inscrivibili nel suddetto percorso: le tappe di Assisi, Foligno e Roma infatti fungono da scenario per queste interessantissime novità e primizie di grandi compositori. Saranno eseguite musiche di Paolucci, Haendel, Zuccari, Vivaldi. Musica Perduta è un laboratorio di ricerca sulla musica antica, fondato da Renato Criscuolo e Valerio Losito. L'attività di Musica Perduta si dirige verso la ricerca, in biblioteche e archivi, di musica inedita o ancora poco conosciuta, sia di eminenti autori, sia di pregevoli compositori che, nonostante il talento e la perizia compositiva, non hanno avuto giustizia dalla storia della musica e meritano dunque di essere rivalutati. La musica ritrovata, una volta studiata, viene riproposta in concerto, spesso in prima ripresa moderna, mediante l'utilizzo di strumenti originali o fedeli copie di essi. Un successo dietro l'altro che sta confermando la bontà dell'offerta che Segni Barocchi, festival giunto alla 30esima edizione. A commentare l'dizione del Festival, che chiuderà i battenti domenica, è il soprintendente alla manifestazione, Massimo Stefanetti. “E' di tutta evidenza -spiega Stefanetti – il bilancio della manifestazione. A testimoniarlo c'è il successo di pubblico e di critica che ha riscontrato la Notte Barocca, evento unico nel suo genere, e dell'intero cartellone di appuntamenti proposti come nel caso di Giovanni Mauriello,fondatore della Nuova Compagnia di Canto Popolare”. E proprio l'evento di venerdì scorso con Mauriello merita un piacevole approfondimento. Sono state villanelle antiche, canti alla moresca e tarantelle a risuonare nello splendido scenario dell'Auditorium San Domenico. Canti popolari con ritmi irrequieti, canti antichi ma, tuttavia, sempre innovativi, canti che colmano di magia l'intero Auditorium, canti, inevitabilmente, barocchi, che conquistano ed incantano il pubblico presente che per qualche ora si lascia trasportare, s'immedesima in quell'atmosfera bizzarra, irregolare e grottesca che fu. La Nuova Compagnia di Canto Popolare, di Giovanni Mauriello, con i suoi suoni, i suoi tempi e la sua varietà, traghetta e conduce per mano i numerosi spettatori regalando loro un viaggio nel tempo, in quei tempi dove lo sfarzo ed il grottesco arredavano le corti, dove le musiche sollazzavano i potenti ed il musicare consolava i poveri. L'inestimabile voce i Giovanni Mauriello, accompagnato dalle altrettanto eccelse tonalità di Susi Sebastiano e Matteo Mauriello creano un incatenante gioco strofico e sillabico perfettamente seguito dalle folcloristiche tonalità della fisarmonica di Gerardo Buoncore, dalle fantasiose note della chitarra di Federico Verdoliva, dal sublime violino di Lella Viscardi, sostenuti dal basso dell'ottimo Stefano Califano e i dagli esagitati ritmi dello scalmanato percussionista Pasquale Benincasa regalano, grazie anche al prezioso tecnico audio Franco Fontanella, alla città della Quintana un'atmosfera più che mai immersa nel misticismo dell'età Barocca.

(D.A.)