Spettacoli e concerti dislocati nel territorio per raccontare i segni del barocco, il ritorno di Festi nella Notte Barocca (dopo venti anni) e il coinvolgimento effettivo delle diverse associazioni cittadine: è quanto propone a Foligno dal 27 agosto al 9 settembre la 44/a edizione del Festival Segni Barocchi, patrocinato da Regione dell’Umbria, Comune di Foligno, Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, Ente Giostra della Quintana, Coopculture, Afam, Vuscom.
“Non ci sarà solo solo musica – ha detto il direttore artistico Fabio Ciofini presentando il calendario di eventi – ma anche altre espressioni artistiche. C’è grande attenzione al territorio – ha sottolineato Ciofini – e vengono utilizzati strumenti storici solo in questa occasione quando invece dovrebbero essere usati più volte nel corso dell’anno trovando il modo di farlo attraverso la promozione di altre iniziative”. L’assessore alla cultura Decio Barili ha sottolineato la “condivisione del programma con le varie associazioni: è importante. Come il fatto che viene esaltata la ricchezza del territorio e delle frazioni. Ogni evento viene partecipato nei vari centri. Un altro fattore da segnalare è il collegamento con la Giostra della Quintana”. La presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, Monica Sassi, ha parlato di “manifestazione radicata che valorizza l’intero territorio” mentre l’assessore al turismo Michela Giuliani, ha parlato “di un festival che fa conoscere luoghi che vengono aperti al pubblico solo in questa occasione: è essenziale promuoverli e farli conoscere”. Il presidente dell’Ente Giostra della Quintana, Domenico Metelli, ha messo in evidenza l’importanza di “sostenere eventi culturali come il Festival Segni Barocchi”.
Il Festival Segni Barocchi – complessivamente sono una quindicina i concerti prevìsti – si apre con un concerto di organo di Tomeu Seguì Campis domenica 27 agosto nella chiesa di San Nicolò a Foligno e con “Il canto di Shakespeare”, viaggio tra musiche e parole del teatro rinascimentale elisabettiano, sempre domenica 27 agosto, alle 21 all’Auditorium San Domenico, con Pamela Villoresi e l’ensemble “Musica Antiqua Latina”. Verranno messi in scena atti tratti, tra l’altro, da Romeo e Giulietta, Amleto, Sogno d’una notte d’estate. Il 28 agosto, a Sassovivo, al chiostro dell’Abbazia, i Solisti dell’Orchestra Barocca Siciliana propongono “Il Siciliano”, con musiche di Alessandro Scarlatti.
Nella prima parte del Festival, come ha fatto presente il direttore artistico Ciofini, c’è spazio per le produzioni più grandi. Martedì 29 agosto, a Foligno (Oratorio del Crocifisso) “L’avida sete”, in un racconto di Sandro Cappelletto, in una coproduzione con Amici della Musica, con l’ensemble “Rossoporpora”. Da ricordare che sono numerosi i concerti nel territorio (Treggio, Belfiore, Pale, Vescia, Rasiglia, Colfiorito, Sassovivo, San Giovanni Profiamma) e ci sono pure masterclass (30 e 31 agosto e 1 settembre, scuola Biagini “Cantare l’eta del canto”) e un laboratorio (7-9 settembre, Auditorium Santa Caterina, laboratorio di Danza rinascimentale e barocca in coproduzione con “Foligno Danza Festival” . Il 2 settembre al teatro San Carlo l’Accademia Hernans presenta “La Serenissima”.
Dopo i vari concerti, la rassegna propone il gran finale con la notte barocca del 9 settembre, in collaborazione con l’Ente Giostra della Quintana. Si terrà quest’anno in piazza San Domenico. Vi parteciperanno il Carnevale di Sant’Eraclio, l’ensemble ‘Girolamo Fantini’ con le ‘Fanfare barocche’, gli allievi del laboratorio di danza barocca. La notte barocca si concluderà con lo spettacolo “Cosmogonia”, ideato per Foligno da Festigroup, fondato da Valerio Festi e Monica Maimone. E’ un racconto della nascita del cosmo, visualizzato in illustrazioni di ascendenza barocca e progettato per immagini. E’ uno spettacolo a cielo aperto che privilegia il linguaggio dei simboli e delle visioni. La ‘Cosmogonia’ è articolata in quadri che si svolgono in continuità, accompagnata da musica e testi poetici.