Un viaggio alla scoperta delle radici della musica elettronica, per approfondire il complesso mondo della sintesi del suono (analogica e digitale) nelle sue diverse applicazioni, proiettata verso il futuro e i suoi possibili sviluppi attraverso i software più avanzati. Questo il fil rouge che unisce gli eventi inseriti nel programma 2018 di Segnali – Arti Audiovisive e Performance. Tre giorni di laboratori, workshop, masterclass, concerti e installazioni audiovisive.
Indagare il rapporto tra musica, piattaforme social e Youtube sarà tra i temi al centro dell’ottava edizione di Segnali. Fondamentale in questa ricerca diventa l’influenza ed il rapporto con devices, piattaforme ed applicazioni, approfondito dalla musicista e compositrice tedesca Brigitta Muntendorf (fondatrice dell’Ensemble Garage, piattaforma indipendente di musicisti, compositori e artisti intenti a sviluppare nuovi lavori e formati sonori) in uno stile che si potrebbe definire “Social Composing”. Ne sono un’esempio le tre performance che eseguirà (Public Privacy #1 Flute cover; Public Privacy #2 Piano cover; Pianoforte Public Privacy #5 Aria) che pongono l’attenzione su un modello compositivo che consente di capire l’ibridazione nel processo creativo delle piattaforme social. Alla base, l’idea che l’opera nasca dal rapporto tra continuum reale e realtà virtuale e come risultante delle domande sul rapporto tra individualità e società.
Segnali18 intende dare spazio ad una visione della musica elettronica e delle performance audiovisive come mezzo per raccontare territori urbani in continua evoluzione, in cui la presenza dell’uomo (nelle sue manifestazioni architettoniche e capacità di modellare l’ambiente) diventa elemento narrativo.
39.Terra Ferma, found footage realizzato a Cascia dal laboratorio collettivo a cura di Fabio Scacchioli (ABA Perugia), in anteprima assoluta, rappresenta uno sforzo in questo senso. Un impegno a raccontare attraverso l’opera audiovisiva la memoria privata e collettiva dei luoghi colpiti dal sisma e sulla rielaborazione di quella memoria. Anche l’esperienza umana del terremoto si divide in una fase distruttiva e in una fase costruttiva, entrambe imperniate attorno a macerie fisiche, psicologiche, sociali da riassemblare, rielaborare, riorganizzare in nuove strutture.
Anche la video installazione di Roberto Tramontano (ABA Perugia) Luna Park, nata partendo da materiale video catturato al Luna Park di Perugia, rappresenta uno sforzo di interpretazione sonora dell’ambiente circostante. In questo caso ripetizione, martellamento e alienazione permeano in un percorso audiovisivo l’intero ambiente, e diventano pretesto per parlare del rapporto uomo-macchina, dell’interfaccia con le tecnologie e della loro influenza sulla percezione del mondo, naturalizzandosi e portando ad un’immersione tra il reale e l’artificiale.
Ampio spazio sarà dedicato a momenti formativi con due seminari: il primo dedicato alla creazione e ideazione di una colonna sonora, attraverso la scomposizione e analisi dei processi da attuare, a cura di Marco Biscarini (attivo nel cinema dal 1995, firmando molte colonne sonore e ottenendo diversi riconoscimenti internazionali tra cui la candidatura ai David di Donatello 2010 e la partecipazione al Sundance Film Festival nel 2013); il secondo Max Ircam Forum externals (Analisi e sintesi: SuperVp – Audiosculpt e Max for Live), a cura di Marco Liuni (Institut de Recherche et Coordination Acoustique/Musique).
L’edizione 2018 della rassegna propone anche una serie di masterclass riguardanti la musica nel cinema con Nico Dalla Vecchia (Conservatorio di Rovigo), che affronterà la produzione musicale per il cinema; e sulle nuove professioni, tra cui il producer, con Luca Leprotti (Conservatorio di Rovigo). Accanto alle masterclass anche workshop su l’improvvisazione creativa per ensemble elettroacustico LFO #9 promosso da Tempo Reale (centro di ricerca, produzione e didattica musicale fondato a Firenze da Luciano Berio nel 1987) a cura di Francesco Giomi e Francesco Canavese. L’obiettivo è la costituzione di un ensemble elettroacustico in grado di allestire un concerto di improvvisazione, sviluppando un vocabolario di segni ideografici che permettano di realizzare un percorso musicale trasformando elementi timbrici, melodici, armonici, così come strutture più organizzate, alla ricerca di nuove forme linguistiche.
Il confronto sulle sfide e le prospettive che sta vivendo la musica elettronica sarà anche al centro delle Lectures in programma. Questa edizione del festival offrirà così l’occasione di approfondire la questione della microstruttura del suono e parametri compositivi insieme a Giorgio Nottoli (docente di Musica Elettronica presso il Conservatorio di Roma “S. Cecilia” e presso l’Università di Roma “Tor Vergata”). La maggior parte delle sue opere utilizza mezzi elettroacustici sia per la sintesi che per l’elaborazione del suono. La sua ricerca riguarda il timbro concepito quale parametro principale e “unità costruttiva” attraverso la composizione della microstruttura del suono.
Saranno approfondite anche nella pratica quotidiana della visione come esperienza, sulla costruzione e distruzione audiovisiva di habitat mentali la questione della poetica dell’infinito, a cura di Salvatore Insana (creatore della compagnia di ricerca ostinata e centrifuga Dehors/Audela, attualmente collabora con l’art label S.L.I.M e con LYRIKS) che pone l’accento sulla necessità di rileggere e riscrivere il rapporto tra corpo e spazio, tra suono e visione nello spostamento del confine tra visibile e invisibile, tra arti visive e arti performative.
Tra gli incontri in programma, attesissimo, anche quello con John De Leo (Lugocontemporanea), artista piuttosto singolare che ha sempre cercato di difendere la propria integrità e le sue scelte, spesso controcorrente, sulla soglia dei canoni del mercato; quello con Enea Tomei (curatore musicale e artista crossmediale, attualmente è performer e acting coach per la Physical Dance Company TWAIN), tra gli organizzatori del festival Teatri di Vetro che da più di dieci anni si occupa di cultura contemporanea Elettrosuoni.
La musica sarà la vera protagonista della rassegna attraverso le esecuzioni di opere di rilievo quali Inferno di Fiumi d’oriente – Enrico Cocco per ensemble e live electronics, diretto da Claudio Paradiso; le tre opere ispirate alla filosofia del Social Composing di Brigitta Muntendorf (Public Privacy #1 Flute cover; Public Privacy #2 Piano cover; Public Privacy #5 Aria Hello Body), che pongono l’attenzione su un modello compositivo capace di analizzare scientificamente i modelli comunicativi di social network e Youtube; Clavecin électrique, per Clavicembalo tubi risonanti & elettronica di Silvia Lanzalone; Accidentali (Film, Editing: Salvatore Insana – Live Electronics: Giulia Vismara); LFO #9 – Concerto di improvvisazione creativa per ensemble elettroacustico (Francesco Giomi, Francesco Canavese); Après… di Paolo Rotili; Post Scriptum per Clavicembalo ed elettronica di Massimiliano Viel; Intreccio policromo di Giorgio Nottoli.
Segnali 2018 dà risalto anche alle ricerche musicali e artistiche degli allievi degli Istituti di alta formazione e dei Licei musicali regionali, proseguendo la collaborazione con il Liceo Musicale “F. Angeloni” Terni che realizzeranno una sonorizzazione di cortometraggi con materiale sonoro auto-prodotto; e del Liceo Musicale “A.Mariotti” Perugia che eseguiranno Strawberry a cura della Perugia Laptop Orchestra.
Non mancheranno inoltre le installazioni, a cura della RUFA – Rome University of Fine Arts e di ABA – Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” e degli allievi del Corso di Musica Elettronica del Conservatorio “Morlacchi” (Bottega Musicale Contemporanea: performances coordinate da Marco Momi e Nicola Casetta; Fields Conduction per timbri di scarto dirette da Simone Pappalardo). Come non mancheranno le proiezioni delle Opere video selezionate tramite la Call 2018, tra cui Opera Video Internazionale della Call AV 2018 (Schmutziges Licht (Lichtphon Art-Avant X) – Yoann Trellu (FRA, video) e Schahram Poursoudmand (DE, musica); Spaziale Piana (NED) – Marianne Dekker: Immagini – Kees Tazelaar: Musica per proiezione video e musica elettroacustica multi-canale; Neshamah – João Pedro Oliveira (POR), Untitled – Andrea Familiari (DE); Il sentiero – Daniela Diurisi: musica e suono Emanuela Bartolotti: video di animazione).
Tra i concerti/live performances già menzionate, animeranno la Rassegna 2018 Ghosts before breakfast – Nicola Cappelletti (A/V); Silva (video: Michele Falleri – musica: Alessia Damiani); Cortometraggio Festival di Aubagne (Francesco Petronelli, Maichol Bondanelli); Unveiling displacement Performance A/V (Giorgio Bertinelli); Le Retour à la raison A/V musica di Emanuele Specchia.
La rassegna SEGNALI 2018 – ARTI AUDIOVISIVE E PERFORMANCE è totalmente prodotta dal Conservatorio di Musica “Francesco Morlacchi” di Perugia, e si avvale della collaborazione con: Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia; Teatri di Vetro; RUFA – Roma University of Fine Arts. Collaborano inoltre a Segnali 2018 il Liceo Musicale “A. Mariotti” di Perugia, il Liceo Musicale “F. Angeloni” di Terni. Oltre all’adesione del Comune di Perugia.