Gubbio e Gualdo

Sedimenti recuperati lungo il canale di Raggio “Vogliamo risultati indagine di Arpa”

Sedimenti recuperati nel canale di scolo delle pompe di Raggio. La Lega Gubbio chiede chiarimenti in merito all’indagine svolta da Arpa Umbria e su quando riprenderanno i lavori di ripulitura del canale, sia a monte che a valle.

I consiglieri Angelo Baldinelli, Michele Carini e Stefano Pascolini hanno depositato ieri (11 giugno) una interrogazione che fa seguito ad una mozione presentata nel 2019 e approvata in Consiglio a settembre dello stesso anno.

L’amministrazione comunale, grazie all’assessore Valerio Piergentili, si era adoperata per accordarsi con Umbra Acque e procedere alla ripulitura del canale di scolo delle pompe di Raggio, che versava in condizioni pessime per incuria e per una mancata e congrua pendenza del canale, che non permetteva alle acque stagnanti di defluire a valle, anche a causa di una “diga” prodotta da un muraglione di terra a ridosso della variante Pian d’Assino, che ancora oggi impedisce il fluire dell’acqua verso il fiume Saonda.


Fanghi maleodoranti lungo sponde canale di Raggio, “Pericolo inquinamento acquedotto”


Finalmente – spiegano i consiglieri – dopo circa un anno dall’approvazione della mozione presentata, erano iniziati i lavori di risistemazione del canale, sospesi successivamente per un intervento di alcune associazioni ambientaliste che richiedevano un’analisi approfondita da parte di Arpa dei sedimenti depositati lungo il canale di scolo, emersi durante la ripulitura del canale. Era stata infatti paventata una ipotesi di inquinamento del fondale, anche per emissioni maleodoranti di tali sedimenti emersi, dovuto a probabili scarichi prodotti negli anni precedenti da un piccolo canale affluente”.

Sono diversi anni che gli abitanti della zona e rappresentanti istituzionali si sono occupati dello stato di incuria del canale di scolo delle pompe di Raggio, paventando un rischio sanitario, dovuto al fatto che le acque del “troppo pieno” che fuoriescono dalle pompe, potessero ritornare a monte per poi finire dentro ai pozzi di acqua potabile ed essere irrogate nelle case dei cittadini. In Consiglio l’assessore Piergentili, diversi mesi fa, ci aveva rassicurato che avremmo saputo i risultati emersi dall’indagine sanitaria di Arpa sui sedimenti analizzati, ma ad oggi non abbiamo ricevuto nessuna informazione. L’assessore ci aveva anche rassicurato sul fatto che i lavori sarebbero stati ultimati, anche da parte del Comune, per togliere definitivamente anche quella “diga” in prossimità della variante “Pian d’Assino”, che impedisce alle acque di defluire verso il fiume Saonda”.


L’allarme di Arpa “Acque sotterranee contaminate”, Vergari “Problema grave”


Da un sopralluogo fatto personalmente dai consiglieri qualche giorno fa, è emerso poi che il canale di scolo delle Pompe di Raggio versa in uno stato di incuria esattamente come era già prima dei lavori effettuati nel primo tratto, in quanto le erbacce sono ormai di nuovo presenti, probabilmente perché l’acqua stagnante rappresenta la causa di questo problema ancora presente nonostante l’intervento fatto circa un anno fa.

La vicenda approderà dunque in Consiglio tramite l’interrogazione della Lega per sapere: “quali sono i dati emersi dall’indagine fatta da Arpa sui sedimenti recuperati dal canale di scolo, dopo l’interruzione dei lavori e quando Comune e Umbra Acque procederanno all’ultimazione di quest’ultimi in modo che si arrivi ad una soluzione definitiva del problema, causato dalla “diga” in prossimità del cavalcavia della variante “Pian d’Assino” e dalla scarsa pendenza del canale, in modo che l’acqua finalmente riesca a defluire verso il fiume Saonda”.