Dopo i gravi fatti di inizio agosto a Città della Pieve, chiusura del locale e sospensione della licenza per un mese
Chiuso per un mese dal questore il locale del Trasimeno dove ad inizio agosto era avvenuta la violenta aggressione che aveva portato un sedicenne a finire in coma. Giovanissimo che, dopo il ricovero all’ospedale di Perugia ed un delicato intervento, ora sta meglio.
I fatti erano avvenuti l’8 agosto a Città della Pieve e di recente i carabinieri hanno chiuso il cerchio sui presunti aggressori, 4 giovani, che sono stati denunciati. Secondo quanto ricostruito, due amici minorenni, che stavano trascorrendo una serata in un locale all’aperto, erano stati fisicamente aggrediti da un gruppo di coetanei a seguito di una lite per gli apprezzamenti fatti a una ragazza. Un sedicenne in particolare era caduto a terra dopo aver ricevuto dei pugni al volto. Si era inizialmente rialzato, in stato confusionale, per poi perdere conoscenza dopo poco tempo.
Oltre alle denunce penali, gli investigatori avevano formulato una proposta di sospensione dell’attività, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S., all’Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza. “Considerato il notevole allarme sociale suscitato nella collettività e la contingente situazione di pericolo per il mantenimento dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica”, il Questore della provincia di Perugia ha disposto con decreto la chiusura dell’esercizio commerciale in cui erano avvenuti i fatti e la sospensione della licenza per un periodo di 30 giorni. A dare esecuzione al provvedimento del Questore sono stati i militari dell’Arma dei Carabinieri che hanno provveduto alla notifica degli atti ed alla chiusura dell’attività.