Spoleto

Sede distretto sanitario, Pd di Spoleto inferocito dopo le rivendicazioni della Lega di Foligno

Il Partito democratico di Spoleto inferocito sulla “battaglia” per la sede del nuovo distretto sanitario che apporta i territori folignate, spoletino e della Valnerina. Perché se con il progetto del terzo polo ospedaliero il San Matteo degli Infermi viene di fatto penalizzato, la politica spoletina (ma anche i sindaci dei comuni vicini) hanno chiaramente rivendicato almeno la sede dei servizi territoriali. Anche per una questione di posti di lavoro ed economica, oltre che di prossimità. E’ emerso chiaro e tondo durante il consiglio aperto del 12 gennaio scorso.

Ma se la possibilità di spostare la sede del distretto da Foligno a Spoleto sembrava abbastanza realistica, la Lega di Foligno nelle ultime ore l’ha di fatto smentita categoricamente, citando “rassicurazioni dalla Regione Umbria“. Ricordando anche che è prevista a tale proposito la realizzazione di un nuovo edificio mettendo in campo 18 milioni di euro.


Sanità Foligno, quadrato intorno all’ospedale. Lega: “Distretto qui non in discussione”


Il Partito democratico di Spoleto, quindi, insorge pubblicamente. “La città di Foligno – evidenziano i dem spoletini guidati dal vicesindaco Stefano Lisci – ancora una volta dimostra che, per quanto la riguarda, il territorio della Valle Umbria Sud finisce a Sant’Eraclio. Sulla questione del Distretto sanitario scatena un vero e proprio casus belli pretendendo che venga fatto a casa loro non paghi di aver scippato tutti i servizi ospedalieri, non paghi di aver realizzato il loro ospedale nel posto più infelice e inospitale per sé stessi e per il resto del territorio. Il Partito Democratico di Spoleto dice BASTA!

Dal Consiglio comunale aperto è giunta forte, dalla nostra città e soprattutto dai sindaci della Valnerina, la richiesta bipartisan di avere a Spoleto la sede del Distretto con la Presidente Tesei che si è mostrata d’accordo su tale scelta. Il campanilismo sfrenato dei folignati – lamenta il Pd – ha da sempre vanificato ogni reale tentativo di integrazione tra i tre territori dell’area, ma stavolta si sta passando il segno. Se non si farà una precipitosa marcia indietro, ricordiamo a Foligno che siamo equidistanti con Terni e che da molto tempo la nostra città chiede, attraverso un comitato sempre più ascoltato, di cambiare provincia proprio per non avere più il peso del campanilismo opprimente dei folignati.

Il Partito Democratico di Spoleto ricorda quanto detto nel consiglio comunale aperto: Foligno e Spoleto hanno bisogno del reciproco appoggio. Ma non è così. Spoleto ha molto meno bisogno di Foligno di quanto quella città ha bisogno di noi. Il Partito Democratico di Spoleto non farà sconti su questo tema. Saremo fermi, decisi e pronti a mettere in campo ogni azione – conclude – che non permetta ulteriori atti di superbia ai danni della nostra città e dei territori che ad essa fanno riferimento”.