Perugia

Sede Dipartimento carceri a Capanne, appello all’impegno bipartisan

Se, come lamentano i sindacati della polizia penitenziaria, molte scelte fatte a Firenze nella destinazione delle risorse, così come nella collocazione dei detenuti più “difficili”, hanno finito per penalizzare l’Umbria, avere a Perugia la sede del Provveditorato per l’amministrazione finanziaria nella nuova organizzazione territoriale che il Ministero sta definendo risulta importante per dare risposta ai molti problemi che affliggono le carceri umbre.

L’Umbria ha infatti un tasso di sovraffollamento di detenuti ben oltre il 100%; ospita Sezioni particolarmente delicate da gestire, con circuiti paralleli di detenuti al 41 bis o in osservazione psichiatrica ( Sezione R.O.P.) presso la Casa di reclusione di Spoleto; ha percentuali rilevanti, riferibili all’incidenza dei detenuti di cittadinanza straniera pari al 27% e ai detenuti sottoposti a regime di ‘Alta Sicurezza’ pari al 37%.

Da qui il pressing, anche attraverso una lettera indirizzata dalla governatrice Tesei al ministro Nordio, perché venga confermato lo schema di Decreto del Presidente della Repubblica recante modifiche al Regolamento di riorganizzazione del Ministero della Giustizia (Dpcm 84/2015), che appunto prevede di collocare negli attuali uffici distaccati del Provveditorato, a Perugia presso l’Istituto penitenziario di Capanne, la sede del nascente nuovo Provveditorato.

Una nuova spinta dall’Umbria, verso questa soluzione, arriva dall’approvazione, all’unanimità dei presenti, da parte dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, della mozione proposta come prima firmataria dal consigliere della Lega Manuela Puletti. Che ora rivolge un appello a tutte le forze politiche ed ai rispettivi rappresentanti, a vari livelli istituzionali, a cominciare dai parlamentari umbri: “L’atto approvato in Consiglio regionale e sottoscritto anche dal collega Valerio Mancini, da un lato va ad avvalorare il lavoro della presidente Tesei; dall’altro accoglie l’appello dei sindacati, che proprio recentemente hanno chiesto alla politica, ai parlamentari umbri, alla Giunta e a tutta l’Assemblea legislativa, unità, trasparenza e lealtà di fronte ad una battaglia di questa portata per l’intera comunità umbra. Non si faccia l’errore – continua Puletti – di sottovalutare l’importanza di questa operazione, perché se verrà confermato quanto già presente nello schema di DPR si risolverà un’annosa questione che dura da troppo tempo. E soprattutto si tenderà la mano agli agenti della polizia penitenziaria che quotidianamente vivono turni estenuanti per carenza di personale o subiscono violenze fisiche e psicologiche da parte dei detenuti finendo poi sulla cronaca nera dei giornali. Serve fare rete – conclude Puletti – di fronte a questa importante battaglia. La Lega sta facendo da tempo la sua parte, avendo io stessa richiesto questa estate il trasferimento della sede del Provveditorato da Firenze a Perugia attraverso una mozione. La presidente Tesei ha messo in campo tutto quanto in suo potere, non ultimo la missiva inviata al ministro Nordio. L’onorevole Marchetti è in costante contatto, assieme alla presidente, con il sottosegretario Andrea Ostellari. L’auspicio è quello di vedere una mobilitazione generale e politica bipartisan per il bene della comunità umbra”.