Assisi

Secondo l’indagine Eduscopio della Fondazione Agnelli le scuole di Assisi sono le migliori dell’Umbria

Le scuole di Assisi, in particolare i licei (classico e scientifico) e la struttura Polo-Bonghi, sono le migliori dell’Umbria secondo l’indagine Eduscopio della Fondazione Agnelli che ha calcolato la qualità degli istituti superiori che si distinguono nella preparazione agli studi universitari o al lavoro dopo il diploma.

L’assessore comunale alle politiche scolastiche Simone Pettirossi si complimenta con i ragazzi, i docenti e i dirigenti dei plessi scolastici per aver portato Assisi ai primi posti della prestigiosa classifica. “E’ veramente una bella notizia – ha affermato l’assessore Pettirossi – apprendere che anche quest’anno il Properzio, il Principe di Napoli e l’indirizzo tecnologico del Polo-Bonghi sono i tre istituti (su 6) che guidano la graduatoria dove si registra un insegnamento di alto livello, che prepara meglio e più di altre scuole all’università. Fa altrettanto piacere accertare che i nostri indirizzi professionali del Polo-Bonghi (economico, industria e artigianato) sono i più apprezzati nell’accompagnare gli studenti verso il mondo del lavoro”.

Da sempre l’amministrazione comunale è vicina alle scuole e risponde con prontezza alle iniziative che ogni istituto organizza e alle istanze che arrivano dai dirigenti.

“Il mondo della scuola ad Assisi – ha affermato il sindaco Stefania Proietti – è un’eccellenza su tutti i fronti. Complimenti ai dirigenti, agli insegnanti e al personale non docente e ovviamente congratulazioni agli studenti che con le loro scelte disegnano il futuro della nostra città. Voglio ricordare che come Comune siamo attenti ai bisogni degli istituti, dalle condizioni materiali delle strutture alle iniziative di sensibilizzazione, come quelle dedicate all’ambiente. Entro fine anno regaleremo a tutti i seimila studenti del territorio comunale una borraccia perché Assisi vuole essere una città plastic free, una città che ha deciso di combattere l’uso della plastica aprendo quaranta fontanelle e spiegando ai ragazzi nelle aule che anche un singolo gesto contribuisce a rendere il pianeta più pulito e più sano”.

Foto repertorio TO