Genitori (e anche alcuni insegnanti) contro l’ordinanza con cui la Regione Umbria ha prorogato fino al 29 novembre la chiusura delle scuole medie causa rischio Covid.
I genitori si appellano anche a Conte
Un gruppo di 54 genitori ha inviato un’istanza di riesame e revoca dell’ultima delibera, oltre che alla governatrice Tesei, al presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, al premier Conte, al ministro Azzolina e alla vice Ascani, oltre che alle altre istituzioni regionali.
“Studenti umbri medi discriminati”
Come nella precedente istanza presentata dal Comitato genitori, si rileva come gli studenti medi dell’Umbria siano “ingiustamente e illegittimamente differenziati e discriminati rispetto alla gran parte delle scuole medie del resto d’Italia”. I genitori spiegano che solo formalmente nei provvedimenti della Regione Umbria si parla di didattica digitale integrata, dato che le scuole medie sono chiude dal 30 ottobre e le lezioni vengono svolte solo a distanza. E questo nonostante quanto sia stato previsto dal Dpcm per le zone gialle, arancioni e addirittura per quelle rosse.
Nell’istanza di ricorda che le Regioni possono adottare misure ulteriormente restrittive rispetto a quelle nazionali “esclusivamente nell’ambito delle attività di loro competenza”. Non, quindi, sull’istruzione.
Per i firmatari del documento, poi, la Ddi (o Dad) “non costituisce scuole e nuoce agli studenti”. E richiamano le parole del presidente dell’Iss Silvio Brusaferro, per il quale la didattica a distanza deve essere adottata per un breve periodo. Mentre numerosi medici denunciano “i gravissimi danni” per la salute fisica e mentale dei giovani derivanti dalla chiusura delle scuole.
Si preparazioni azioni giudiziarie
“Le misure adottate – si legge nell’istanza – sono dunque inadeguate e sproporzionate e conseguentemente illegittime”. E insieme ai 54 firmatari dell’istanza altri genitori si preparano a promuovere azioni giudiziarie.
Intanto, alla Regione arriva la protesta di altri genitori contro la chiusura delle medie, supportati dal gruppo nazionale Priorità alla scuola.
La Regione: decisiva la prossima settimana
Da Palazzo Donini la nuova ordinanza è stata giustificata con le indicazioni del Comitato tecnico scientifico nazionale. Con un’apertura a interrompere l’ulteriore chiusura delle scuole medie qualora nella prossima settimana i dati sui contagi scendano ulteriormente. La riapertura delle scuole in tempi brevi è stata auspicata anche da Guido Bertolaso, chiamato dalla Regione Umbria come consulente per l’emergenza Covid.