Scuole, si prepara la riapertura delle elementari. Dopo la lettera dell’Anci alla governatrice Tesei e gli interventi pubblici di molti sindaci a favore del rientro in classe, questa mattina l’assessore regionale Paola Agabiti ha incontrato in videoconferenza i rappresentanti dei comuni per discutere delle eventuali modifiche all’ordinanza regionale.
Il modello che sarà seguito nella determinazione delle eventuali chiusure o aperture delle scuole prevede tre passaggi: il parere del Comitato tecnico scientifico che resta prioritario e vincolante; l’analisi dei livelli di incidenza dei contagi in questo momento presenti, unitamente alla propensione per distretto stabilita prendendo come punto di riferimento il livello sopra e sotto i 10 mila abitanti. Infine, sulla base di questi dati, saranno formulate delle proposte”.
Il commissario Covid Massimo D’Angelo, presidente alla riunione, ha ricordato che “le scelte adottate con l’ultima delibera sono frutto dell’andamento epidemiologico determinato dalle varianti, inglese e brasiliana, che colpiscono con un livello di trasmissibilità molto più elevato rispetto al virus selvaggio. Abbiamo agito nel principio di massima precauzione, avendo analizzato e mappato le aree in cui le varianti erano più presenti. Preciso anche che la scuola non è in discussione quale luogo non sicuro, ma lo sono il pre e post scuola che confluiscono poi, inevitabilmente, al suo interno. Lavoreremo secondo schede e modelli specifici e per distretti, per poi scendere nell’analisi nei singoli Comuni”.
Rispetto alle scuole materne, infatti, chiusure e aperture al momento sono determinate in base all’incidenza nei comprensori.
L’assessore Agabiti ha sottolineato “la necessità di procedere con questi momenti costruttivi di confronto, tesi al bene delle nostre comunità. Abbiamo adottato scelte difficili, coraggiose, a volte non comprese dai cittadini, ma dovute, e a esclusiva tutela della loro salute. Non sono mai state decisioni assunte a cuor leggero e hanno sempre tenuto conto degli effetti negativi che avrebbero avuto sulle comunità. Non ci sono in alcun luogo ricette facili o vincenti, ma si procede con una priorità: la tutela della salute di tutti, a partire dai nostri studenti che, con le varianti, sono i più colpiti e a rischio contagio”.
L’assessore Agabiti ha infine evidenziato come “nell’ultima ordinanza assunta, era già prevista la possibilità di rivedere settimanalmente l’andamento e quindi di poter modulare le scelte”.
I sindaci, nella maggioranza degli interventi, hanno accolto questo metodo di lavoro e la scelta di operare per distretti, oltre che di procedere in modo condiviso e partecipato.
Il presidente di Anci Umbria, Michele Toniaccini ha ringraziato la Regione dell’Umbria per “l’attenzione dedicata ai sindaci e all’Anci e per questi continui confronti che consentono ai sindaci di intervenire in modo preventivo nelle nostre comunità, di far comprendere le motivazioni alla base delle scelte, dati alla mano. Il modello concertato questa mattina va proprio in questa direzione, un metodo che tiene conto della parte scientifica e, contemporaneamente, di quella psico-sociale. Tutti noi abbiamo a cuore il bene degli studenti, la loro istruzione e sappiamo quanto l’educazione scolastica oltre che rappresentare un momento alto di socialità, sia anche la base per costruire le comunità del futuro. Ma tutto ciò deve avvenire in piena sicurezza, senza che ciò significhi additare le scuole come luogo non sicuro. Non è questo il punto come ha spiegato il commissario D’Angelo”.
Oggi pomeriggio è previsto un incontro con le organizzazioni sindacali, che chiedono sicurezza per il personale scolastico. Quindi, secondo la road map concordata, domani (venerdì) sarà assunto il provvedimento della governatrice Tesei per le scuole materne e le elementari.