Dal 7 aprile rientrano in classe con tutti i bambini umbri di asili e materne e i ragazzi della primaria, anche gli studenti della prima media. Ma per il ritorno a scuola delle altre classi delle medie e delle superiori la Regione Umbria frena.
L’assessore alla Sanità Luca Coletto, sulla base delle indicazioni del Nucleo epidemiologico che continua a predicare prudenza, è chiaro su quali saranno le riaperture immediate al termine delle vacanze di Pasqua.
E quindi l’Umbria si atterrà al nuovo decreto legge del Governo Draghi (testo integrale), che impone per tutti la riapertura (anche nelle zone rosse) di asili, elementari e prima media. Per le altre classi delle medie e per le superiori, dove la normativa nazionale prevede il rientro con limitazioni in zona arancione, si attenderanno prima i dati sui contagi successivi alle festività.
“I governatori – chiarisce Coletto – devono tutelare la salute pubblica. E in Umbria abbiamo ancora il 43% dei posti in terapia intensiva occupati da pazienti Covid“. Da qui l’attesa dei dati “vacanzieri” per “evitare un ritorno di fuoco come c’è stato dopo Natale”.
I tecnici del Nucleo epidemiologico evidenziano come, nelle fasce in età scolare della popolazione umbra, le curve dei contagi siano stabili, ma con un’incidenza ancora alta, intorno ai 200 casi settimanali per 100 mila abitanti. Da qui la richiesta di mantenere le misure restrittive e di maggiori controlli durante il periodo di Pasqua per non rischiare una eventuale quarta ondata.
La Regione, in vista del ritorno in classe degli studenti della prima media, spinge affinché le famiglie accedano nelle farmacie per lo screening gratuito dei ragazzi anche durante le vacanze di Pasqua.
Ma in alcune scuole umbre è caso. Con alcuni dirigenti che, attraverso una errata interpretazione del decreto legge (tra l’altro si attende oggi l’assegnazione delle fasce di rischio, dalle quali è stata esclusa per tutto aprile la gialla) hanno già scritto alle famiglie in vista di un parziale ritorno in classe dal 7 aprile che invece, per il momento, non ci sarà.