Un fatto alquanto curioso si è verificato nella mattinata di oggi, 8 maggio, giorno in cui, nel Comune di Citerna, si “sarebbe dovuto” festeggiare il santo patrono San Michele Arcangelo. Pare,infatti, che all’interno del Comune valtiberino siano rimaste aperte alcune scuole nonostante la sacra ricorrenza, a differenza degli istituti di Pistrino e Fighille, la cui direzione didattica ha giustamente fatto osservare la chiusura.
La scuola dell’infanzia di Citerna, che dipende da un’altra direzione didattica, sarebbe dunque rimasta aperta. Il consigliere comunale di opposizione Gianluca Cirignoni, che avrebbe già inviato un’interrogazione urgente al sindaco per conoscere le motivazioni di queste chiusure “alternate”, ha definito tale decisione “inconcepibile ed irrispettosa, che ha di fatto discriminato alcuni bambini rispetto ad altri e creato il paradosso per il quale nel nostro comune il patrono è un elemento di divisione anziché di unione“.
“Una vergogna che non ha spiegazioni – aggiunge Cirignoni – e che fa legittimamente sospettare che all’interno della direzione didattica di San Giustino ci sia qualcuno che voglia svilire le nostre tradizioni e la nostra identità comunale e di cittadini italiani“.