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Scuola Santa Croce, bocciato odg 5stelle servono 170mila euro

La IV Commissione consiliare permanente (Cultura) ha respinto questa mattina l’ordine del giorno presentato dal Movimento 5 stelle sulla Scuola Santa Croce. Un documento interessante, come è stato definito in commissione, ma che secondo i consiglieri che hanno votato contro non teneva sufficientemente conto della posizione dell’Ente e dell’effettiva possibilità del Comune di fare fronte alla posizione debito della scuola che proprio per questo è a rischio chiusura.

La proposta – Il  documento partiva dalla storia dell’istituto Santa Croce fondato nel 1861 e, con decreto n. 417 del 10/09/2001 del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca, poi  riconosciuta scuola paritaria, con effetto dall’anno scolastico 2000/2001. Ritenendo il proponente rilevante la necessità di garantire il principio del pluralismo didattico e di conservare e valorizzare un patrimonio educativo che rischia di essere disperso a fronte delle difficoltà finanziarie della Scuola, ormai perduranti da anni, senza che una seria politica di programmazione sia stata posta in essere dai CDA che si sono nel tempo succeduti, nel dispositivo è stato proposto di impegnare l’Amministrazione: ad illustrare al Consiglio Comunale la situazione finanziaria ed economica emergente dal bilancio degli ultimi 5 anni; ad informare il Consiglio Comunale in ordine alla forma giuridica da adottare per la Scuola; a presentare al Consiglio Comunale, anche per il tramite del CDA della Scuola, un piano di riorganizzazione e di riprogrammazione dell’attività complessiva della Scuola volto; a regolarizzare la posizione debitoria; a dotare la Scuola degli strumenti necessari ad acquisire una sostanziale autonomia finanziaria, svicolandone così l’esistenza dal contributo diretto annuale del Comune di Perugia; a mettere a frutto con una gestione oculata e corretta il patrimonio, di beni mobili ed immobili, disponibile della Scuola e il patrimonio di conoscenze ed esperienze sul metodo Montessori, anche mediante i loro inserimento nel contesto delle politiche culturali del Comune di Perugia e della Regione Umbria; ad inserire la Scuola Santa Croce nel programma complessivo dell’offerta didattica del Comune di Perugia, così da favorire il pluralismo didattico e la possibilità per le famiglie meno abbienti di fruire della predetta offerta formativa, mediante contributi da definire con cadenza annualmente; a riferire al Consiglio Comunale in ordine al costo complessivo delle strutture comunali gestite direttamente e indirettamente, con specificazione degli standard di qualità dei servizi offerti, per le singole fattispecie.

Ma con 1 voto contrario, 7 astenuti e 5 a favore il documento non è passato. Del resto la situazione economica della scuola è veramente critica e il Comune sarebbe in cerca di una soluzione dalla fine del 2014 quando la Santa Croce arrivò a protestare in consiglio comunale: ci sono 450 mila euro di passivo nel bilancio dell’istituto benché nel 2009 il contributo richiesto dalla scuola e assegnato dal Comune fu di 450 mila euro; nel 2010 invece il Comune contribuì alle spese con la somma di 320 mila euro. Nel 2011 poi vennero confermati i 320 mila euro e nel 2012 il contributo è calato a 300 mila euro e il bilancio viene chiuso con 84 mila euro “virtuali”, dato che la cifra promessa infatti non è stata mai erogata dal Comune. Nel 2013 arrivano 110 mila euro con un rosso che quindi si calcola negli 84 mila euro mai arrivati. Lo scorso anno Palazzo dei Priori ha stanziato 70 mila euro.

Dalla commissione odierna è emerso che la giunta si riunirà per cercare una possibile soluzione. Per tamponare la crisi il cda della scuola ha spiegato che servono almeno 170 mila euro di cui 30 mila arriveranno dalla Regione, per il resto si dovrà frugare nelle pieghe di un bilancio già messo a dura prova.

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