Da oggi (lunedì 21 maggio) la scuola primaria di Lerchi è intitolata ad Angelo Zampini, l’eroe che il 30 ottobre 1917, durante la prima Guerra Mondiale, morì nella località di Farla di Majano per respingere da solo l’attacco dell’esercito austro-ungarico, permettendo ai propri commilitoni e agli abitanti del paese di salvarsi. Un “eroe senza medaglia” perché, nonostante avesse salvato la vita di circa 200 abitanti della piccola frazione in provincia di Udine, solo l’anno scorso ha avuto il riconoscimento del conferimento della medaglia d’oro alla memoria.
“La scuola rappresenta il presidio fondamentale di ogni comunità, ne incarna l’anima, e con l’intitolazione ad Angelo Zampini cogliamo oggi il duplice obiettivo di abbinare alla garanzia della sicurezza dei bambini e del personale dell’istituto anche il fondamentale riconoscimento del legame tra Lerchi e l’eroe, divenuto emblema di patriottismo e libertà”, ha affermato il sindaco Luciano Bacchetta, che ha salutato la presenza del primo cittadino di Majano Raffaella Paladin, rimarcando “il rapporto molto bello stabilitosi tra le istituzioni e le popolazioni dei due Comuni, uniti da una pagina molto significativa della storia del nostro Paese”.
I due primi cittadini hanno scoperto la targa apposta sulla facciata dell’ingresso della scuola insieme al comandante regionale dell’Esercito Italiano colonnello Maurizio Napoletano, che ha evidenziato come “con l’inaugurazione dei lavori di ristrutturazione e l’intitolazione della scuola a Zampini si vada a tutelare la sicurezza fisica, ma anche morale, dei bambini di questa comunità, nel ricordo dei valori alla base del sacrificio del sergente tifernate”. Dopo la benedizione del parroco don Giorgio Mariotti, per la giunta comunale, rappresentata anche dal vicesindaco Michele Bettarelli e dall’assessore alla Scuola Rossella Cestini, è stato l’assessore ai Lavori Pubblici Luca Secondi a puntualizzare che “è stato rispettato un impegno preso con la comunità di Lerchi, attraverso un investimento che ha tenuto conto non solo della riduzione del rischio sismico, ma anche dell’efficientamento energetico e del decoro dell’edificio”.