L’amministrazione di Marsciano continua a lavorare al fianco di scuola e famiglie per ottenere una seconda sezione alla Scuola media di Spina. L’obiettivo è evitare la formazione di una unica classe con 33 alunni (tanti sono infatti attualmente gli iscritti). A questo fine è stato richiesto un incontro con l’Ufficio scolastico regionale per valutare possibili soluzioni.
In ogni caso, come l’amministrazione si era a suo tempo impegnata a fare, in vista proprio di un possibile alto numero di iscritti, lo spazio per ospitarli tutti in maniera adeguata e nel rispetto delle normative anti Covid è stato predisposto e da questo punto di vista non ci sarebbero problemi. Tutti i ragazzi della scuola, considerati i lavori di adeguamento sismico che nei prossimi mesi interesseranno il plesso, saranno ospitati presso i moduli prefabbricati che hanno accolto fino allo scorso anno i bambini delle elementari e dell’infanzia.
Possibili disagi, invece, stante l’alto numero di iscritti, si ravvisano relativamente agli aspetti della didattica, per la maggiore difficoltà che generalmente un docente incontra nel portare avanti i programmi formativi in una classe particolarmente numerosa. A febbraio scorso, quando è emersa la problematicità dei tanti iscritti, l’amministrazione, raccogliendo anche le sollecitazioni delle famiglie e in accordo con la scuola, ha però evitato di spostare d’ufficio una parte degli alunni presso la sezione di Cerqueto, dove c’è capienza per accogliere altri studenti.
La dirigenza scolastica dell’Istituto Omnicomprensivo Salvatorelli Moneta si è piuttosto attivata fin da subito con il sostegno del Comune per richiedere all’Ufficio scolastico regionale il personale docente utile a creare la seconda sezione. “È intenzione del Comune – sottolinea l’assessore alla scuola Dora Giannoni – continuare ad affiancare scuola e famiglie nella richiesta del personale docente necessario a garantire in modo stabile lo sdoppiamento dell’attuale unica sezione. In questo senso è stato richiesto un incontro all’Ufficio scolastico regionale, per valutare tutte le possibili soluzioni che possono intervenire a risolvere il problema”.
Tra queste possibili soluzioni è già stata presa in considerazione quella rappresentata dal personale docente aggiuntivo messo in campo dal Ministero per far fronte alle esigenze legate all’emergenza Covid. Una soluzione della quale tuttavia l’Istituto Omnicomprensivo ha scelto fino ad oggi di non avvalersi visto che tale personale resterebbe operativo solo per il periodo di vigenza dello stato di emergenza sanitaria, che ad oggi il governo ha fissato fino al 15 ottobre. Si tratta quindi di personale che non garantirebbe una condizione di stabilità, essendo la sua presenza legata solo al periodo di emergenza.