Ci siamo. Anche l’Umbria ha deciso di aderire al progetto internazionale “L’ora del codice”, che ha visto solo in Italia la partecipazione di oltre 100.000 persone solo dal 23 settembre. La Giunta regionale ha infatti approvato alcuni giorni fa l’iniziativa proposta dell’assessore all’Innovazione e ai servizi informativi, Fabio Paparelli, riguardo l’inserimento, nelle scuole primarie umbre, di un’ora dedicata agli studenti per informarli e formarli sulle competenze digitali.
L’idea nasce dall’adesione ad un progetto internazionale nato nel 2013 ad opera di Code.org, un’associazione pubblica senza scopi di lucro supportata da partner importanti come Microsoft, Apple e Amazon, la cui missione è quella di espandere l’interesse per l’informatica, rendendola più disponibile nelle scuole e incrementando la partecipazione di donne e di studenti di colore. “L’ora del codice”, (questo è il nome del progetto) introdurrà nelle scuole umbre i concetti di base dell’informatica attraverso la programmazione, usando strumenti di facile utilizzo. Un’ora dedicata al mondo digitale, per far avvicinare gli studenti ai concetti base dell’informatica e sviluppare un pensiero computazionale, fondamentale per la logica e il problem solving.
L’iniziativa umbra sarà portata avanti grazie al Centro di competenza sull’Openness (Ccos), che in questo modo diventerà un centro di propulsione per le politiche open (dati aperti, diffusione del software libero, open government) e le competenze digitali, uno degli obiettivi strategici dell’Agenda digitale dell’Umbria, sentito anche dalle associazioni che operano sul territorio proprio a favore dei più giovani.
Come spiegato dall’Assessore Fabio Paparelli, promotore dell’iniziativa, «il progetto mira a sostenere le scuole perché stimolino la curiosità degli studenti delle primarie, in modo che si indirizzino a essere preparati per un mondo del lavoro e una società dell’era digitale».
Per “L’ora del codice” nelle scuole umbre il finanziamento sarà di 70mila euro. Altri 50mila verranno utilizzati per l’iniziativa – sempre prevista dalla delibera – “Esperienze pilota delle scuole sull’openness e la cultura digitale”, destinato a 5 progetti di scuole del territorio regionale che abbiano già portato avanti una significativa esperienza di innovazione didattica e digitale. Essa valorizzerà quei progetti che serviranno da modello per la loro successiva diffusione nelle altre scuole del territorio, utili alla definizione di futuri bandi aperti a tutti.
di Roberto Fiorucci