Oltre 1700 insegnanti hanno partecipato, in modalità online, al percorso di formazione per il personale docente non specializzato su sostegno sul tema ‘Inclusione degli alunni con disabilità’, organizzato dall’Istituto tecnico tecnologico statale (Itts) ‘Alessandro Volta’ di Perugia, in qualità di Scuola polo per l’Ambito 2 dell’Umbria.
Una partecipazione ‘eccezionale’, se si pensa che a livello nazionale ci sono state molte divisioni in quanto l’obbligatorietà della formazione sull’inclusione è stata prevista dalla legge di bilancio 2021, ma non rientra negli obblighi contrattuali dei docenti.
“La grande partecipazione a questo percorso è stata sorprendente – ha detto la coordinatrice scientifica, Sabrina Boarelli, già ispettrice dell’Usr Umbria – proprio perché così controverso. Questo dimostra quanto bisogno ci sia di una formazione specifica in questo campo e i docenti hanno raccolto questo invito a rendere l’ambiente scolastico equo e inclusivo”.
Il corso ha permesso l’acquisizione di criteri e strumenti operativi, così da consentire una più consapevole gestione di tutti gli alunni e non solo di quelli con disabilità.
“Il corso infatti – ha specificato Fabiana Cruciani, dirigente scolastico dell’Itts ‘Volta’ e direttrice del corso –, ha voluto affrontare criticamente anche una riflessione verso la necessità di un concetto rinnovato di inclusione, che si sostanzi in modo costruttivo attraverso il rispetto delle necessità e delle esigenze di tutti grazie ad un’attenta progettazione ed organizzazione del contesto e degli ambienti di apprendimento”.
Tanti gli interventi qualificati: nel primo incontro, oltre alla Boarelli era presente anche la fondatrice del Movimento ‘Parole Ostili’, Rosy Russo, che ha introdotto il tema dell’inclusione nell’ambito della comunicazione.
Nei successivi incontri, poi, si sono alternate la docente Loretta Rapporti e il team di formazione dell’inclusione del ‘Volta’, costituito da Lorena Pini, Marina Festa, Maria Teresa Delicati e Roberta D’Aurelio, per dare spunti concreti di didattica speciale ai numerosi partecipanti.
Dopo le prime due fasi che hanno riguardato una parte comune a tutti e una parte specifica per ogni grado scolastico, nelle prossime settimane ogni scuola terrà laboratori per dare forma alle idee e rispondere alle specifiche esigenze di ogni istituto, secondo le indicazioni di ogni referente per l’inclusione.
“Un progetto formativo ambizioso – ha concluso Cruciani – perché a tutto tondo, ma pensato per dare una prospettiva più completa possibile per agire in classe nel rispetto di ogni unicità”.