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Scuola e Covid, la Regione aumenta le corse dei bus

A scuola la campanella suonerà alla stessa ora per tutti, in entrata e in uscita. Lo assicurano gli assessori regionali all’Istruzione, Paola Agabiti, e ai Trasporti, Enrico Melasecche, dopo l’incontro avuto con l’Ufficio scolastico regionale e con i responsabili di Busitalia.

Bus, aumentano le corse

Per garantire ai ragazzi il mantenimento delle distanze anti Covid anche nei bus scolastico saranno aumentate le corse. Dei costi in più si farà carico la Regione.

“Dopo che solamente in data 7 agosto il Governo ha provveduto ad emanare le linee guida relative alla questione trasporti – spiegano Agabiti e Melasecche – la competente Direzione regionale si è attivata nei confronti dell’azienda affidataria del servizio, affinché venisse effettuata un’analisi della situazione e delle possibilità operative compatibili con le linee guida del Governo. A seguito dell’incontro di questa mattina avvenuto presso l’assessorato ai trasporti, la Regione ha già dato indicazioni organizzative che, rispondendo alle aspettative delle famiglie e delle autonomie, garantiranno il mantenimento degli orari di ingresso e di uscita abituali, salvo evidentemente specifiche richieste che dovessero pervenire. Una scelta nell’esclusivo interesse dei ragazzi e delle famiglie, rispetto alla quale la Regione si farà carico dell’inevitabile aumento dei costi, dovuto essenzialmente all’aumento delle corse necessarie per garantire il distanziamento e il trasporto in sicurezza degli studenti”.

Scuole, adeguamento degli spazi a carico di Comuni e Province

“Per quanto riguarda l’adeguamento degli spazi in funzione del distanziamento richiesto dalla didattica in presenza – specificano gli assessori -, il Governo ha intrapreso la strada del rapporto diretto con Comuni e Province senza il coinvolgimento delle Regioni. È importante a tal fine ricordare che le competenze per gli interventi sulle strutture scolastiche (adeguamento, recupero spazi, mense) sono di esclusiva pertinenza di Comuni e Province proprietari degli edifici, mentre per tutto quel che riguarda le dotazioni degli arredi, personale e ogni altro aspetto legato alla didattica la competenza è ministeriale”.

“Una ripartizione di competenze confermata, su indicazione del Governo, – concludono – dalla modalità di insediamento dei tavoli istituiti presso gli uffici territoriali del Ministero dell’istruzione con il compito di guidare le scuole verso la ripresa. Tavoli ai quali la Regione Umbria ha sempre preso parte”.