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Scuola e Covid, 5 milioni all’Umbria per gestire l’epidemia

Una importo complessivo di 5.377.381,96 euro è quello messo in disponibilità delle scuole dell’Umbria dal Ministero dell’Istruzione di concerto con il MISE con l’obiettivo di contenere il rischio epidemiologico in relazione all’avvio dell’anno scolastico 2021/2022.

La distribuzione del Fondo

La ripartizione del “Fondo per l’emergenza epidemiologica da COVID-19 per l’anno scolastico 2021/2022” è suddiviso per plesso scolastico in ordine geografico e assegna poco più di 4 milioni alle scuole di Perugia e circa un milione e 300 mila euro a quelle della provincia di Terni.

La media in disponibilità a ciascuna scuola è pressoché identica tra le due province (38 mila euro) anche se si va da un aiuto economico di soli 3.150,99 euro alla scuola statale Principe di Napoli ad Assisi fino ai 143.385,59 euro dell’Istituto Tecnico Tecnologico Alessandro Volta di Perugia. Nel ternano il contributo minore (20.963,51 euro) è andato all’istituto comprensivo Fanciulli di Arrone, mentre quello più consistente (105.999,15) all’istituto Tecnico Economico e Professionale Casagrande-Cesi.

Le finalità dei contributi

Le risorse assegnate a ciascuna scuola – come si legge nel decreto – dovranno essere destinate alle seguenti finalità:

  • “a) acquisto di servizi professionali, di formazione e di assistenza tecnica per la sicurezza nei luoghi di lavoro, per la didattica a distanza e per l’assistenza medico-sanitaria e psicologica nonché di servizi di lavanderia e di rimozione e smaltimento di rifiuti;
  • b) acquisto di dispositivi di protezione, di materiali per l’igiene individuale e degli ambienti nonché di ogni altro materiale, anche di consumo, utilizzabile in relazione all’emergenza epidemiologica da COVID19;
  • c) interventi in favore della didattica degli studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento e altri bisogni educativi speciali;
  • d) interventi utili a potenziare la didattica, anche a distanza, e a dotare le scuole e gli studenti degli strumenti necessari per la fruizione di modalità didattiche compatibili con la situazione emergenziale nonché a favorire l’inclusione scolastica e ad adottare misure che contrastino la dispersione scolastica;
  • e) acquisto e utilizzo di strumenti editoriali e didattici innovativi;
  • f) adattamento degli spazi interni ed esterni e delle loro dotazioni allo svolgimento dell’attività didattica in condizioni di sicurezza, compresi interventi di piccola manutenzione, di pulizia straordinaria e sanificazione, nonché interventi di realizzazione, adeguamento e manutenzione dei laboratori didattici, delle palestre, di ambienti didattici innovativi, di sistemi di sorveglianza e dell’infrastruttura informatica”;