Far incontrare il mondo della scuola e quello del lavoro. E far conoscere ai più giovani la storia industriale della città, il suo glorioso passato e il suo presente guardando al futuro.
E’ in senso dell’iniziativa che vede insieme i soci del Centro Sociale e Culturale Cesure, in collaborazione con la Circoscrizione Sud, l’ANCeSCAO, il Cesvol di Terni, e i ragazzi della scuola “G. Marconi”.
Il percorso tra gli studenti si concluderà il 5 maggio, con una giornata tra nonni, padri e nipoti.
Al centro il convegno: “L’Industria a Terni: Ieri, oggi, e come la vorrebbero domani i nostri nipoti” con la proiezione di un filmato che mostrerà le grandi opere dell’industria ternana.
Le attività programmate nell’ambito di questo ambizioso progetto prendono il via con quattro incontri con gli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado “ G. Marconi ”di Terni . In accordo con la Dirigente dell’Istituto, Gabriella De Santis, sono già stati concordati incontri con le otto classi terze, che si terranno presso l’auditorium della Scuola secondo il seguente calendario: martedì 19 febbraio, venerdì 22 febbraio, giovedì 28 febbraio e venerdì primo marzo.
In programma una mostra fotografica, nei locali del Centro Sociale e Culturale Cesure, dedicata alle principali attività industriali svolte fino ad oggi a Terni. L’AST metterà a disposizione una serie di foto ricordo.
Poi ci sarà la premiazione degli elaborati (temi o attività grafico-pittoriche), svolti in gruppo o in maniera singola dagli studenti dopo quanto hanno conosciuto attraverso i vari incontri tematici.
L’iniziativa si concluderà con la proiezione di un filmato storico sulle grandi opere della nostra industria e con il convegno di maggio, che farà incontrare nonni, padri e nipoti.
“Con questa iniziativa – dice il presidente del Centro Sociale e Culturale Cesure, Franco Federici – vogliamo promuovere l’integrazione del mondo della scuola con quello del lavoro. Ma anche aiutare i giovani nella loro formazione a crescere meglio ricreando l’entusiasmo per il lavoro e per la vita, e spingere i soci non più giovani ad invecchiare meglio”.