La Scuola di volo all’aeroporto Sant’Egidio rappresenta un’opportunità per il territorio e la regione. Ne è convinto Matteo Fortunati, presidente di Assoturismo Confesercenti Umbria. Mentre invece, all’interno della maggioranza a Perugia, Blu frena, in attesa di avere maggioriinformazioni sul progetto.
L’interesse di Assoturismo
“Come Assoturismo Confesercenti guardiamo con interesse all’operazione – spiega Fortunati – seppur memori di precedenti iniziative di rilancio dello scalo dimostratesi una dopo l’altra non realistiche ed anche dannose per molti passeggeri e per la stessa immagine dell’aeroporto“.
Questa volta però la scelta non sembra essere l’ennesimo annuncio, secondo Assoturismo Confesercenti, visto che al progetto è interessato anche l’Enac.
“Riteniamo che questa novità – prosegue Fortunati – potrà essere una risorsa strategica per lo sviluppo del turismo umbro e l’elezione dello scalo perugino a scuola di volo internazionale per piloti rappresenta un’imperdibile occasione. Questa novità non potrà che essere una risorsa strategica e qualificante dal punto di vista della classificazione dello scalo perugino (che altrimenti sarebbe destinato alla chiusura), con ricadute positive anche per la superficie di Foligno, la quale verrebbe utilizzata come base di appoggio per le manovre a breve raggio“.
Le rotte commerciali
Quanto agli eventuali rischi per le rotte commerciali, Fortuna scrive: “Personalmente, analizzando tutte le carte, non trovo alcun pericolo di chiusura, se non in caso di esplosione della parte commerciale paragonabile all’aeroporto di Firenze“. Ed anzi per Assoturismo Umbria è questa l’occasione per attuare un piano di programmazione condiviso delle rotte con gli altri aeroporti del centro Italia.
Blu frena
A frenare sul progetto, in attesa di saperne di più, è invece Blu-Bella Libera Umbria, presidente in maggioranza in Consiglio comunale a Palazzo dei Priori. “Ci piacerebbe votare a favore della realizzazione della scuola di volo nella nostra Umbria – scrive il coordinamento politico – ma come possiamo farlo senza avere nessuna informazione importante che ci possa far considerare questo come un progetto serio?“.
Blu evidenzia: “Non ci hanno dato il piano economico finanziario e non ci hanno detto che impatti avrà il Coronavirus sulle attività della scuola dato che il settore dei voli è il più colpito. Nessuno può credere che non abbia influenza sul suo piano economico-finanziario – continua la nota -. Inoltre non ci hanno neanche comunicato chi sono gli investitori. Non ci hanno detto dove prenderanno i soldi e non sappiamo se Enac ha dato il suo assenso al progetto“. Né c’è notizia del protocollo d’intesa firmato da Enac.
I dubbi sui proponenti
Blu chiede anche rassicurazioni sull’impatto che il progetto avrà sui voli commerciali presenti e futuri, dato che non si è considerato necessario interpellare un perito.
“Tutto quello che sappiamo con certezza sul progetto – prosegue il coordinamento di Blu – è che i due proponenti hanno due società inattive con un capitale di poche decine di migliaia di euro e che chiedono di mettere a loro disposizione 180.000 metri cubi per costruire per un valore dell’investimento di 70 milioni di euro“.
“Rinviare in Commissione”
“Va bene che ogni decisione implica un rischio – sottolineano dal coordinamento politico di Blu – ma qui ci si chiede di giocare alla roulette russa con il futuro del territorio e della sua popolazione. Il fallimento di questo progetto potrebbe tradursi nell’ennesima cattedrale nel deserto con il sequestro dell’aeroporto e l’arrivo di finanziamenti di dubbia provenienza”.
Da qui la proposta di prendere una breve pausa e di rimandare il progetto in commissione: “Rivalutiamolo, verificando chi sono i finanziatori e l’esistenza del protocollo firmato da Enac. Se il progetto è serio – conclude Blu – lo voteremo con entusiasmo. Se non è così, inutile perderci tempo“.