Spoleto

Scuola di Villa Redenta “vulnerabile”, disposti approfondimenti

Capire meglio qual è la situazione della scuola primaria di Villa Redenta dal punto di vista della situazione. E’ questo l’obiettivo delle indagini strutturali aggiuntive chieste dal Comune di Spoleto sul plesso che ospita anche una parte degli alunni della “Francesco Toscano”.

Che la sicurezza del plesso elementare di via Camillo Bezzi destava qualche preoccupazione era chiaro dopo le analisi sulla vulnerabilità sismica e lo stop alle recite natalizie per quest’anno. Nel salone della scuola di Villa Redenta, infatti, si sarebbero dovuti tenere gli spettacolini delle due scuole elementari ma anche dell’adiacente materna di Villa Redenta. La dirigente scolastica, però, ha negato l’autorizzazione, anche nell’ipotesi di dividere le scuole in più gruppi. A preoccupare sarebbero le analisi sui carichi pendenti: non ci sarebbero garanzie di sicurezza nel trovarsi con troppe persone insieme (con genitori, nonni e altri adulti presenti) in quello spazio.

L’indice di vulnerabilità della scuola primaria di Villa Redenta è di 0,127. Piuttosto basso, ma non il più basso evidenziato dalle verifiche effettuate negli ultimi mesi. Secondo la normativa attualmente in vigore – piuttosto stringente – l’indice dovrebbe superare l’1, valore che però nessun plesso comunale di Spoleto raggiunge. Fanno eccezione le scuole di più recente costruzione o quelle oggetto di recente di interventi, dove le verifiche non sono state nemmeno effettuate.

Il sindaco: “Non ci sono pericoli imminenti di nessun genere”

Dell’argomento ne aveva parlato il sindaco Umberto de Augustinis nel corso della seduta del Consiglio comunale del 29 novembre scorso. “A tempo di record – aveva spiegatosiamo riusciti a concludere le verifiche di stabilità e vulnerabilità sismica, abbiamo tutto il carteggio, tutte le relazioni scuola per scuola. Non ci sono pericoli imminenti di nessun genere, le scuole sono abbondantemente nella norma delle scuole italiane, non solo di quelle umbre. Abbiamo anche emanato le apposite ordinanze che chiudono parti di scuole giudicate vagamente a rischio strutturale laddove i carichi superino un certo ammontare. Chiudendo stanze e facendo valutazioni tecniche specifiche sul territorio, abbiamo in questo momento una situazione che definirei tranquilla”.

Nel caso della primaria di Villa Redenta, però, qualche dubbio c’è, a leggere la determina dirigenziale del 27 novembre (clicca qui per scaricarla), pubblicata all’albo pretorio nella giornata di ieri. Attraverso l’atto, si incarica direttamente la ditta che si è già occupata delle verifiche di vulnerabilità sismica di effettuare delle indagini aggiuntive. Da quanto si apprende, i controlli sono in corso in questi giorni, tanto che gli alunni del tempo pieno vengono fatti uscire prima del solito orario proprio per consentire le verifiche.

A cosa servono le indagini aggiuntive

Nell’ambito delle risultanze acquisite per l’immobile adibito a scuola primaria Villa Redenta (cod. edificio 0540510453) per il quale l’indice di vulnerabilità ottenuto è pari a 0,127, – si legge nella determina – è stata indicata la verifica non soddisfatta alle combinazioni dei carichi statici agli Stati Limiti Ultimi (SLU) per la struttura.

Le verifiche suddette sono state eseguite sulla base di indagini conoscitive della struttura di livello intermedio LC2 (fra i tre livelli crescenti LC1, LC2, LC3 di conoscenza di cui al par. 8.5.4 delle NTC 2018), gravando le stesse di fattori riduttivi imposte dalla normativa e dovuti al grado di conoscenza della struttura e delle caratteristiche dei materiali. Aumentare il numero delle indagini in situ per raggiungere un livello di conoscenza “accurato” della struttura (LC3) permette di avere una modellazione numerica più aderente alla reali condizioni dell’edificio senza l’introduzioni di fattori correttivi, determinando quindi risultanze diverse”.

Da qui quindi la la decisione di “procedere per l’immobile con una ulteriore campagna di indagini suppletive per aumentare il livello di conoscenza del comportamento delle strutture al fine di stabilire in modo appropriato eventuali provvedimenti da adottare“.

In campo il Comune di Spoleto ha messo circa 14mila euro. Le risultanze dei nuovi accertamenti dovrebbero arrivare in tempi brevi.

(aggiornato alle 14.20)