Scuola di polizia Spoleto tra ipotesi sede concorsi per ora inattuata e stop ai corsi in presenza. Sindaco confida nel 2023
La scuola di polizia di Spoleto all’attenzione del Governo nazionale grazie a due senatori del territorio, seppur con riferimento a due questioni differenti.
Franco Zaffini (Fratelli d’Italia), infatti, ha presentato una interrogazione al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese affinché l’istituto spoletino possa essere utilizzato per ospitare i concorsi nazionali della polizia di Stato, come chiesto nei mesi scorsi anche dai sindacati e dalla politica locale.
Stefano Lucidi (Lega), invece, interviene sui timori emersi negli ultimi giorni in merito ai futuri corsi per allievi agenti e sovrintendenti di polizia non programmati per il momento a Spoleto.
Interrogazione di Zaffini: “Scuola Spoleto sia centro concorsi”
“Il ministro Lamorgese utilizzi l’Istituto Lanari di Spoleto come sede prioritaria per le procedure concorsuali sia della Polizia di Stato, a partire da quello attualmente in corso, e sia di altre Amministrazioni dello Stato. E questo alla luce della strategica posizione geografica, vicino alle maggiori infrastrutture viarie, che peraltro potrebbe consentire allo stesso Istituto di essere individuato come sede idonea e privilegiata quale centro concorsuale unico a livello nazionale”. A dirlo è il senatore di Fratelli d’Italia, coordinatore regionale in Umbria, Francesco Zaffini, che sul tema ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.
In particolare il senatore Zaffini fa notare come l’individuazione dell’Istituto Lanari “per lo svolgimento del concorso per l’assunzione di 1381 allievi agenti della Polizia di Stato, le cui prove dovrebbero svolgersi nel prossimo mese di luglio presso sedi che, a quanto risulta, sono di proprietà di soggetti privati, potrebbe anche essere una soluzione con positivi risvolti sul piano economico per la stessa Amministrazione. Infatti, le Scuole della Polizia di Stato dovrebbero essere utilizzate come sedi privilegiate per lo svolgimento delle citate prove concorsuali considerando gli alti costi che l’Amministrazione è costretta a sostenere esternalizzando il servizio, che addirittura possono superare il tetto dei duecentomila euro per singola procedura concorsuale”.
Da qui la richiesta al ministro Lamorgese a ricorrere a strutture “già a disposizione della stessa Polizia di Stato e prioritariamente all’Istituto ‘Lanari’ di Spoleto. E questo anche alla luce della delibera dell’Assemblea legislativa dell’Umbria che ha presentato tanto al Ministero dell’Interno che ai vertici della Polizia di Stato la richiesta che l’Istituto stesso sia individuato come ‘Centro concorsi nazionale’. Il tutto senza non sia inficiato il ruolo dell’Istituto quale polo di eccellenza strategico per la formazione dell’apparato di pubblica sicurezza“.
Lucidi: “Per Viminale scuola Spoleto resta fondamentale”
Interviene invece sul mantenimento dei concorsi per allievi agenti e per sovrintendenti di polizia di Stato il senatore leghista Stefano Lucidi, dopo gli allarmi delle ultime settimane: “La scuola di polizia di Spoleto resta un istituto strategico e centrale all’interno del comparto sicurezza e della Polizia di Stato, una struttura del quale lo Stato italiano e la stessa PS non possono fare a meno. È questa una breve sintesi delle interlocuzioni che ho avuto con il sottosegretario Nicola Molteni (Lega), per chiedere appunto delucidazioni sul futuro dell’Istituto di formazione spoletino”.
Lucidi evidenzia inoltre che “seguendo un fisiologico principio di rotazione, i corsi riprenderanno naturalmente già nel prossimo autunno, in particolare nel mesi di novembre, quando arriveranno in città i nuovi assunti per il periodo di formazione. Un dato fondamentale, da non sottovalutare e dimenticare, è che ovviamente la struttura è intimamente legata all’espletamento di corsi e concorsi nazionali, il che pone l’attenzione direttamente su un livello di tipo logistico e occupazionale. Per questo motivo c’è un aspetto non secondario e che merita certamente di essere preso in considerazione, ovvero che le preoccupazioni legate al mancato indotto sulla città saranno limitate al periodo estivo, mentre già nei mesi autunnali riprenderà la presenza degli ospiti della polizia di Stato in città. Continuerò in ogni caso a mantenere alta l’attenzione su questa realtà molto importante per la nostra città, così come fatto negli scorsi anni, avvalendomi della filiera politica della Lega a livello locale e nazionale”.
Sindaco attendista per il 2023
Dunque per Lucidi è tutto risolto e non c’è nessun problema, mentre nei giorni scorsi il sindaco di Spoleto Andrea Sisti in una nota aveva di fatto ‘gettato la spugna’ per il momento, confidando in una situazione migliore nel 2023.
“Sicuramente le attività corsuali dell’Istituto per Sovrintendenti Rolando Lanari hanno una valenza particolare per la nostra città – ha spiegato il sindaco Andrea Sisti – perché negli anni sono diventate un punto di riferimento a livello nazionale sia per il personale interno della Polizia di Stato, sia per quanti aspirano ad intraprendere questo percorso lavorativo. La notizia dell’attivazione dei corsi online nei prossimi mesi e la decisione di non organizzare all’Istituto Lanari concorsi che questa sede avrebbe potuto ospitare senza problemi, non permetterà, prima della fine dell’anno, di rivedere l’Istituto nuovamente popolato di allievi.
Non nego che riteniamo la decisione poco comprensibile, anche in termini di costi da sostenere per lo svolgimento dei concorsi alla Fiera di Roma – ha aggiunto il sindaco Sisti – Se è vero che i corsi online rientrano in una modalità già attivata temporaneamente in passato e che gli stessi 300 agenti che hanno giurato il 29 giugno hanno svolto parte del loro corso a distanza, non possiamo condividere una scelta che senza dubbio non aiuta in questa fase la nostra città. Chiaramente lavoreremo affinché i corsi in presenza a Spoleto possano riprendere tra la fine del 2022 e l’inizio del prossimo anno”.