No ad una nuova sezione di lingua cinese al liceo scientifico di Assisi e d’inglese allo scientifico di Foligno. Al ‘”Frezzi”, il classico di Foligno, poi, non verrà attivato il liceo musicale. L’Aula di Palazzo Cesaroni ha così approvato a maggioranza, con i 13 voti favorevoli della maggioranza e 8 astensioni dei gruppi di opposizione, il Piano regionale dell’offerta formativa (Pof) e della programmazione della rete scolastica in Umbria per l’anno 2017-2018, già passato la scorsa settimana in Commissione. Il clima che si respirava in aula era di profonda divisione tra le parti: le opposizioni hanno rimarcato, nel corso della seduta, il fatto che il Piano è arrivato tardi in Commissione e non c’è stato tempo adeguato per approfondire. Uno spiraglio è poi arrivato dall’assessore Bartolini, dimostratosi favorevole alla proposta del consigliere De Vincenzi di realizzare in futuro una conferenza sulla scuola con tutti gli attori interessati.
I dettagli – Saltano dunque le classi in cinese e in inglese ai licei scientifici di Foligno e Assisi, in mancanza degli accordi internazionali con i relativi ministeri e dietro parere negativo anche dell’Ufficio scolastico regionale. Una faccenda, quella della lingua cinese, che per il consigliere Claudio Ricci (Rp) non è risolta e sulla quale promette risvolti. “I cinesi – ha detto Ricci oggi durante l’Assemblea Legislativa – sono 1,36 miliardi di persone in un quadro di popolazione mondiale di 7,3 miliardi di persone. Pensiamo anche alle comunicazioni attraverso sistemi social multimediali: Facebook ha 1,7 miliardi di profili, quindi ormai il 20 per cento delle comunicazioni viaggiano in lingua cinese. Interessanti anche le proposte di Foligno per il liceo scientifico che vuole inglese e del liceo classico che vuole il corso musicale, decisamente molto importanti“.
Per la Provincia di Terni non sono state accolte le richieste dell’Istituto Omnicomprensivo “Pertini” di spostare come sede di erogazione di offerta formativa dal centro di Allerona a quella dell’Istituto di istruzione superiore artistica classica di Orvieto e quella dell’I.I.S. Casagrande-Cesi di Terni di istituire l’indirizzo enogastronomico e alberghiero presso la Casa circondariale di Terni.
Gli accorpamenti – Per quanto riguarda la programmazione della rete scolastica per l’anno 2017-2018 sono state accolte le richieste dei Comuni di Panicale, Piegaro e Paciano di accorparsi in un unico polo e quella del Comune di Città di Castello di unificare gli organici dei docenti dell’Istituto “Franchetti Salviani”. Accolta anche la richiesta del Comune di Terni di chiudere la sezione di scuola dell’infanzia di Maratta e ricollocare gli alunni presso la sede di Borgo Rivo dello stesso istituto “Giovanni XXIII”. In Commissione, l’assessore Bartolini aveva inoltre proposto di “valutare per il prossimo anno scolastico 2018-2019 il mantenimento o meno dell’autonomia agli istituti che ancora permangono sottodimensionati, la cui gestione comporta numerosi problemi, soprattutto per quanto riguarda il personale amministrativo”: si tratta delle scuole di San Venanzo (provincia di Terni) con 94 alunni e ha chiesto più volte di essere accorpata con istituti nelle vicinanze ma tutti in provincia di Perugia, cosa impossibile da realizzarsi perché i docenti sono suddivisi per province, e delle scuole di Valfabbrica, con 321 alunni, e di Massa Martana, con 305 alunni.
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